Dal 1984 ad oggi non sono molti gli albums prodotti dalla Oh Boy. Lucky 13 ne traccia una breve storia, regalandoci più di un’ora di buona musica ad un prezzo più che ragionevole. Non bastasse tutto questo ci troviamo di fronte a tre inediti di John Prine subito in apertura per far rompere ogni indugio ai cultori del cantautorato d’autore. Si tratta di tre brani live registrati in occasioni diverse. Let’s Talk Dirty In Hawaiian, scritta con Fred Koller, è una solitaria e divertente ballad cantata con la consueta verve ed una dose di humour, Beautiful World è una ballata folk scritta con Paul Brady, acustica e dylaniana, per chitarra e mandolino, Phil Parlapiano. Il terzo brano, Kokomo, è un’altra giocosa canzone a cappella, cantata con David Jacques e Jason Wilber.
Seguono due brani ciascuno di Keith Sykes, songwriter rock di Memphis, autore anche di un ottimo lavoro autoprodotto appena pubblicato (strepitosa Me Casa Es Su Casa, scritta con Russell Smith), del gruppo rock dei Bis-Quits (una band forse troppo antesignana per i suoi tempi), con il bravo Tommy Womack in evidenza, di recente anch’egli autore di un più che promettente album solista.
Uno dei brani della band di Will Kimbrough e Tommy Womack, Small Town/Big Hair, è inedito.
Seguono due nomi piuttosto sconosciuti al pubblico italiano: la songwriter Heather Eatman, una scoperta dello stesso Prine, e R.B. Morris, autore degli Appalachi da non trascurare.
Chiudono due brani del glorioso songwriter Donnie Fritts presi dall’eccellente Everybody’s Got A Song.
Grande country più soul in compagnia di side-men come Willie Nelson in duetto, Dan Penn, John Prine in duetto, Leroy Parnell, Spooner Oldham e Stephen Bruton: un album da riscoprire. Sì, tredici è un numero fortunato.
Oh Boy OBR 018 (Singer Songwriter, 1999)
Tommaso Demuro, fonte Out Of Time n. 30, 1999