A.A.V.V. - Song Of The Hills - Appalachian Classics cover album

II produttore Brian Keane ha voluto con questo Song Of The Hills proporre dei classici della musica di tradizione bianca, principalmente appalachiana, in una veste rifinita e con interpreti di rilievo, tra i quali Jay Ungar (fiddle, mandolino), Molly Mason (chitarra, basso), Bill Keith e Tony Trischka (banjo), Eric Weissberg (dobro, mandolino, banjo), Kenny Kosek (fiddle), Stanley Phillips (chitarra), Jon Scholle (chitarra), Norman Blake (chitarra, dobro), Nancy Blake (cello, chitarra), Alan Feldman (banjo, cittern), Lorraine Lee (dulcimer), John Sebastian (autoharp, armonica) ed infine la String Orchestra diretta da Brian Keane.
Il CD é completamente strumentale. Sono presenti brani da danza, ballate, classici del bluegrass, tutto materiale che abbiamo ascoltato nelle più diverse versioni: The Water Is Wide, Footprints In The Snow, Sweet Sunny South, Shady Grove, Tom Bigbee Waltz, Darling Cora, When First Unto This Country, Man Of Constant Sorrow, etc.
Passiamo alle esecuzioni. Ovviamente nulla da dire per quanto riguarda l’aspetto tecnico-strumentale di Song Of The Hills. Quello che personalmente non mi convince é l’impressione generale che si ha, decisamente diversa da quella alla quale siamo abituati.
Il repertorio é interpretato con uno stile tra il ‘parlor’ ed il classico, stemperando i ritmi e le accentazioni, privilegiando un tipo di esecuzione pacata, per non dire, usando un termine non propriamente tecnico, ‘moscia’.
Ascoltate ad esempio le versioni di Footprints In The Snow o di Seneca Square Dance, di Shady Grove o di When First Unto This Country e mi darete ragione. Un CD che non mi entusiasma e non condivido, per l’atmosfera soft, da salotto e classicheggiante, che contrasta con l’origine e la natura stessa di questa musica.

Shanachie 6041 (Old Time Music, Country Acustico, 1998)

Mariano De Simone, fonte Country Store n. 49, 1999

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