Jon Tiven, produttore di questo Adios amigo, afferma: “Ebbi la fortuna di accompagnare Arthur al Bottom Line nel 1991 e fu uno dei momenti più belli della mia vita, e scrivere un paio di canzoni con lui fu un privilegio”.
Questo spirito riconoscente traspare in ogni singola nota sia di chi canta sia della ‘house band’ messa in piedi per l’occasione, (Spooner Oldham, Dann Penn e Donnie Fritts amici di vecchia data di Alexander, più lo stesso Jon Tiven e consorte,…).
Va ricordato inoltre che Alexander, dopo un periodo di lontananza, era tornato sulle scene nel 1991 ma morì due anni dopo per un attacco cardiaco. Durante quei due anni era riuscito a far parlare ancora di sé in modo molto lusinghiero.
Egli ha contribuito a ingigantire il r&b di marca Muscle Shoals, ha scalato le classifiche molto più di una volta (You Better Move On su tutte), ha aperto la strada a molti artisti dell’Alabama e i grandi hanno interpretato le sue songs (Otis, Stones,…) e l’hanno additato come ‘maestro’.
Jon Tiven ha avuto il pregio di coinvolgere artisti differenti e di riuscire a far convivere gli stili di ognuno di essi con lo spirito delle canzoni di Arthur Alexander. Uno dei risultati più convincenti lo ottiene Robert Plant in stato di grazia con If It’s Really Got To Be This Way.
E’ comunque un giudizio personale, a voi verificare, tenendo presente che anche gli altri artisti non sono da meno: Roger McGuinn, Elvis Costello, John Prine, etc. E c’è anche il nostro Zucchero con l’inedita From Now cantata con riverente sentimento.
A chiusura, un’altra canzone mai pubblicata proposta da Dan Penn e Donnie Fritts: Adios Amigo!.
Date ad Arthur Alexander il giusto riconoscimento allo stesso modo in cui questi musicisti hanno contribuito a riconoscerne la grandezza. Tributi, tributi e ancora tributi!
Demon FIENDCD 754/Razor & Tie RT 2814 (Soul, Blues, 1994)
Gianfranco Giudici, fonte Out Of Time n. 6, 1994