Albert Lee & Hogan’s Heroes – Live In Montreux cover album

Albert Lee, dopo la parentesi strumentale del precedente lavoro, torna al suo country-rock cantato, con un live inciso a Montreux nel 1993. Una performance ricca di feeling, magnificamente sorretta da una band di virtuosi che non si lasciano pregare per dimostrare il proprio talento e così il vorticoso country-rock si trasforma in un trampolino dal quale si lanciano in “a solo” vertiginosi il pianista Mike Bell ed il chitarrista Gerry Hogan con la sua pedal steel.

Albert Lee attinge all’immenso repertorio dei musicisti per i quali ha suonato, prelevando alcuni pezzi che riarrangia secondo il suo stile, così ne escono versioni rinnovate e tonificate come nel caso di Evangeline di Hoyt Axton, meno ballata e più country-rock dell’originale o al rutilante One Way Rider o Restless di Carl Perkins che se certo non sfigura con gli originali, forse…
Pink Bedroom è un omaggio a John Hiatt, uno dei musicisti più significativi degli ultimi anni, al quale molti si rivolgono come fonte di ispirazione, ma la versione di Albert Lee potrebbe anzi offrire qualche spunto all’autore, al quale ha tolto quella pesantezza che, a volte, grava sulla sua produzione.

Mentre la strumentale Cannon Ball è una vera e propria gara di bravura, vorrei citare su tutto l’album, Country Boy, firmata Lee/T. Coulton/R. Smith, nella quale lo stile del leader appare in tutta la sua grandezza, il suo chitarrismo cristallino, privo di distorsioni, danza vorticosamente su un tema quasi bluegrass al quale solo i suoni elettrici tolgono l’atmosfera da festa di campagna.
Apoteosi finale quanto mai meritata con la bella Tear Stained Letter di Richard Thompson che chiude un concerto a Montreux indimenticabile, di quelli, pochi purtroppo, che fanno felici i presenti e rammaricano gli assenti. E’ ora che il sessionman si curi più di se stesso che degli altri.

Round Tower RTMCD 60 (Traditional Country, Roots Rock, 1993)

Claudio Garbari, fonte Out Of Time n. 3, 1994

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