Amadè Ardoin – Louisiana Cajun Music, Vol.6 cover album

Non è sempre facile districarsi, senza fare confusione, nell’intricata realtá delle musiche cajun e zydeco della Louisiana. Tutto sommato, al tempo in cui avvennero queste registrazioni (1928-1938), le cose erano piú chiare, nel senso che queste etichette non erano state ancora inventate.
Il grande musicista a cui è dedicata questa importantissima ristampa era un creolo, abitante della comunitá nera di Eunice, nel cuore di quella regione dei bayous abitata principalmente dai cajuns.

E come misto era il suo sangue, cosí la sua cultura musicale sposa il retaggio francese a quello africano, con risultati di commistione davvero affascinanti.
Uno dei primissimi uomini di colore di cui si abbia notizia a suonare – magistralmente – l’accordeon, Ardoin inietta una vocalitá ed un senso del ritmo di matrice prevalentemente afroamericana in un tessuto formale tipico della musica dei cajuns, con cui viveva a stretto contatto (vedi il suo sodalizio col violinista Dennis McGee, qui presente sulla prima facciata).
Stile vocale genebte, sofferto, su registri altissimi, e con timbro nasale, applicato a versi di grande intensitá lirica ed emozionale che si alternano alle frasi strumentali, dove la melodia dell’accordeon si svolge scioltissima e con grande libertá ritmica, con gli accenti sfalsati rispetto alle note di bordone, lungo una serie comtatta di valzer e two-step.

In compagnia dell’amico bianco (le cui frasi sembrano procedere in eterofonia) o da solo, Amadè era richiestissimo a tutte le feste del circondario, da tutte e due le parti della barriera razziale. Ma l’ambiguitá della sua condizione etnico-sociale finí probabilmente per travolgerlo, prima aggredito fisicamente da dei bianchi e poi internato in un manicomio, dove in pratica si perdono le sue tracce.
Oggi il cugino Boisec Ardoin e tanti altri, neri e bianchi, continuano a riproporre il suo squisito lascito musicale, testimonianza di un momento fertile della creativitá popolare americana.
I 78 giri originari sono spesso fruscianti (piú nel lato A), ma il disco è indispensabile.

Old Timey 124 (Cajun, 1983)

Alessandro Roffeni, fonte Hi, Folks! n. 3, 1983

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