Amelia White - Home Sweet Hotel cover album

Nell’immaginario collettivo la vita ‘on the road’ con le immancabili stanze di motel, i bar, le miglia percorse in auto o in autobus rivestono un fascino che spesso, nella realtà, sono fonte di sofferenza, stress e depressione, in un alternarsi, bipolare, di stati d’animo. Tutto questo, non solo coniugato al negativo naturalmente, viene affrontato in questo Home Sweet Hotel di Amelia White, disco dalle tinte elettroacustiche che si inserisce in quello spazio sonoro occupato da nomi come Lucinda Williams, Patty Griffin e Rosanne Cash a cui la cantante ed autrice nativa della Virginia si ispira.

Dopo essersi fatta le ossa nelle coffeehouses dell’area di Boston, Amelia White si è dapprima trasferita a Seattle con l’intento di costruirsi una vita al di fuori della musica e poi nella zona est di Nashville, proverbialmente fertile per quanto riguarda le commistioni tra country e folk e suoni più rock e pop, sempre e comunque con un’attitudine alternativa al mainstream.
Sotto l’esperta produzione di Marco Giovino (già con Buddy Miller e Band Of Joy) Amelia ha trovato il suono giusto per far risaltare canzoni dal taglio profondo e autobiografico, piccoli acquerelli che definiscono le diverse emozioni di una vita in cui per molto tempo la propria casa sono le anonime stanze di hotel.

Home Sweet Hotel è un disco essenziale ma intenso e passionale, caldo ed avvolgente, con le chitarre di Sergio Webb e Stuart Mathis a fornire un eccellente base sonora. La batteria del producer Marco Giovino e il basso di Ron Eoff, efficaci e precisi, le tastiere di Paul Gordon e le parti vocali di Julie Christensen e Mando Saenz completano una ‘backup band’ che fornisce sempre nuove colorazioni all’album. Dangerous Angel firmata con John Hadley e J. Fred Knobloch, Leaving In My Blood dove emergono sonorità country, Road Not Taken, Rainbow Over The East Side dedicata alla sua città adottiva, la beffarda Dogs Bark, la più distesa Melissa, assieme a Six Feet Down e alla canzone che dà il titolo al disco sono i momenti più significativi di un lavoro che mostra talento e buona introspezione, disincanto e capacità creativa.

White Wolf (Alternative Country, Roots Rock, Singer Songwriter, 2016)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2016

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