Beausoleil - From Bamako To Carencro cover album

37 anni di carriera, 25 dischi, 2 Grammy Awards, un’attività live inesauribile che li ha portati ad aprire orizzonti nuovi al pubblico rock, ampliando la conoscenza della musica e della cultura cajun nel mondo. Questa, in estrema sintesi, è la storia dei Beausoleil, la band della Louisiana che ha avuto nel fiddler Michael Doucet un leader indiscusso e una guida per un viaggio straordinariamente vibrante e lungi dall’essersi inaridito.
Ed è proprio con questo From Bamako To Carencro, primo disco da quattro anni a questa parte, che i Beausoleil ripartono in maniera sorprendente e propositiva aggiungendo nuovi stimoli sonori ad un piatto già ricchissimo che parte dalla fertile tradizione cajun e zydeco per toccare country music e blues. Già il titolo amplia gli orizzonti partendo da Bamako, Mali, Africa occidentale e arrivando a Carencro, sobborgo di Lafayette, Louisiana, cuore della terra cajun.

L’affiatamento e il gusto nell’affrontare i vari temi è ormai proverbiale, affinato in centinaia e centinaia di concerti, ma quello che colpisce, qui in From Bamako To Carencro, è la caleidoscopica musicalità dei Beausoleil, come nella personale cover di I’ll Go Crazy, ispirata al James Brown del classico Live At The Apollo o in una Bessie’s Blues di John Coltrane riletta con tanto swing. In queste ed in tutto l’album spicca l’eccellente pickin’ chitarristico di David Doucet che incanta sia quando le atmosfere sono cajun sia quando si spinge verso jazz e bluegrass. Da citare ancora una pregnante e bluesy You Got To Move o le più tipiche Les Barres De La Prison, Two-Step De Port Arthur, Chanson De Cinquante Sous, perfetti esempi di come si possa proporre la tradizione con riverenza verso il passato ma con spirito decisamente contemporaneo.

Compass 7-4591-2 (Cajun, 2013)

Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013

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