Ad un primo ascolto si ha l’impressione di ritrovarsi di fronte a Ricky Lee Jones in stato di grazia. No, è una nuova songwriter di Austin dove è da molti considerata ‘Best female songwriter’ o ‘best female vocalist-acoustic’, tributi che le sono venuti anche attraverso i referendum della stampa specializzata. Questo grazie unicamente ad una cassetta autoprodotta nei primi anni ’90 dal titolo Peaceful Existence che l’ha portata finalmente a questo esordio per la Flying Fish, ritornata con eccellenti risultati alla musica d’autore.
Non è facile descrivere cosa distingue Betty Elders da una pletora di cantanti-autori molto bravi e dotati come lei. Sicuramente la purezza e la semplicità della proposta, l’onestà e la naturalezza della sua presentazione. Quelle che ritengo, nel più puro senso della parola, le doti poetiche.
Una poetessa capace di contornare le sue liriche di note, sonorità acustiche, delicati disegni sonori che hanno i colori del folk, del rock, del jazz, del blues, del country. Un’eleganza espressiva che non ha nulla di sofisticato o difficile, ma è un messaggio poetico-musicale semplice e diretto. Sono co-responsabili alcuni dei più quotati talenti della Austin-music scene: Iain Matthews, Mitch Wilkins, chitarre e voci, Mark Hallman, percussioni e voce, Gene Elders, violino, Paul Glasse, mandolino, per citare i più noti. Essi danno corpo e spessore alle ‘Matite colorate’ (l’album prende il nome da un’acustica gemma per chitarra, violino e voci), permettono a Betty Elders di librarsi in volo tra songs dalle sonorità eteree ma vibranti di passione. Delicate ma animate da una rara intensità emotiva, dolci e sognanti ma incredibilmente vive e reali, le sue ballads arrivano al cuore come la sua poesia.
Flying Fish FF CD 70642 (Singer Songwriter, 1995)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 10, 1995