Big Jack Johnson – The Oil Man cover album

The Oil Man, originariamente apparso nel 1987 pubblicato dalla Earwig (LPS 4910) di Michael Frank, rappresenta l’opera di debutto di ‘Big’ Jack Johnson.
Nativo, di Lambert, Mississippi, fin da giovanissimo, apprende i primi rudimenti di chitarra dal padre, musicista con una certa notorietà a livello locale. Le sue influenze si rifanno principalmente a Robert Nighthawk, e ai tre monarchi più famosi: Albert, B.B. e Freddy.
Relativamente giovane, è nato nel 1940, viene considerato uno dei maggiori esponenti di down home blues. La sua carriera musicale è legata a doppio filo con quella di Frank Frost e Sam Carr, inseparabili compagni di avventura.
Dal 1962 daranno vita ad un sodalizio musicale che porterà all’incisione di alcuni LP come il mitico Hey Boss Man (Philips International) e Rochin’ The Juke Joint Down (Earwig 4901) del 1979.

Probabilmente, dando un’occhiata anche alle produzioni successive, The Oil Man rappresenta il suo lavoro più azzeccato. Chitarrista vibrante e potente, in possesso di una bella voce carica di feeling, compila la sua scaletta affidandosi a una serie di classici navigati. Ecco allora comparire Killing Floor e How Many More Years di Howlin’ Wolf. Tommy Johnson viene rivisitato nella lunga e particolare Catfish; Tom Dooley e Going Bass Fishing/Steel Guitar Rag danno un saggio delle sue capacità strumentali. Dalla sua penna escono solo tre pezzi, ai quali aggiunge Too Many Drivers di Junior Parker e Part Time Love di Johnny Taylor.
Per effettuare queste registrazioni accorrono in suo aiuto i fratelli Walter e Ernest Roy rispettivamente basso e batteria. L’amicone di sempre Frank Frost, si cimenta solo al piano.

Earwig CD 4910 (Blues, 1993)

Fabrizio Berti, fonte Out Of Time n. 2, 1994

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