Eccola qui una Bluegrass Reunion che si rispetti! Lasciate che vi elenchi i nomi dei partecipanti: Tony Rice, Pete Goble, Bill Harrell, Jimmy Martin, Red Allen, Charlie Walzer, Cliff Waldron, Rickie e Ronnie Simpkins, Jimmie Gaudreau, Larry Stephenson, Warren Blair, Steve Wilson, Wyatt Rice, Wayne Taylor, Dan Tyminski, Mike Auldridge, Robert Sullivan, Fred Travers, Doyle Lawson, Audie Blaylock… Sono certo che almeno la metà di voi si sta chiedendo dove accidenti può trovare questo disco!
E’ raro trovare album di questo tipo così bilanciati, sia nella scelta dei pezzi che nella ‘disposizione’ dei musicisti.
I titoli di testa comprendono anche John Emerson per il buon lavoro di produzione e coordinamento; Ronnie Freelan, Ed Eastridge e Tim Austin per il mixaggio; David Parmley e Sammy Shelor per l’assistenza tecnica; Rebecca Pittard per la grafica e Lola Emerson per le numerose e bellissime fotografie della ricca copertina.
Bill Emerson, insieme a Sonny Osborne e J.D. Crowe è indubbiamente uno dei banjoisti di maggior talento che gli anni ’50 abbiano offerto. Preciso, veloce, fluido e creativo, ma sempre fedele e rispettoso verso il migliore Scruggs Style, Emerson è stato membro fondatore del primo vero gruppo progressivo, i Country Gentelmen, in seguito ha fatto parte dell’ ‘embrione’ dei New Shades Of Grass ed elemento di spicco di formazioni rigorosamente tradizionali come quelle di Jimmie Martin, Red Allen e Bill Harell.
Sono poche le uscite che è riuscito a concedersi da quando fa parte della bluegrass band ufficiale della Marina Militare americana; un paio di dischi strumentali molto belli, e alcune notevoli partecipazioni.
Non voglio dilungarmi in note biografiche, chi fosse seriamente interessato a saperne di più sul suo conto si fornisca del numero di Marzo-1992 della rivista Bluegrass Unlimited (Box 111, Broad Run, VA 22014, USA). Inutile trovo anche sottolineare le sue capacità sotto il profilo tecnico: i nomi degli artisti che durante l’arco della sua lunga carriera hanno collaborato con lui (sono quasi tutti in questo disco), sono già una garanzia.
Reunion ha un solo difetto, quello di essere troppo breve. E’ infatti uno di quei pochi dischi che meriterebbero di essere doppi, tanto è alto il livello della sua musica. E se non fosse per Pete Goble (grande autore di bluegrass songs, uno dei migliori, ma come cantante…) e Bill Harrell (il miglior sonnifero in concerto…) ai quali è stato chiesto di cantare una canzone a testa, arriverei addirittura ad affermare che si tratta di uno dei dischi più belli che abbia ascoltato da parecchio tempo a questa parte.
Tony Rice è grande come sempre, apre e chiude l’album. Wayne Taylor è un’ottima sorpresa, voce grintosa e buona penna. Jimmy Martin è ancora un leone, sarà pacchiano e zoticone, ma, cacchio, canta da dio! Red Allen è molto meglio qui che nel disco di Grisman. Charlie Walzer ha una voce che può non piacere, ma la sua presenza è sempre catalizzante. Il pezzo di Cliff Waldron, infine, potrebbe invogliarvi a richiedere a County Sales i suoi vecchi albums.
Concludo. Il disco contiene grande musica, tutte le canzoni sono suonate e registrate dannatamente bene… e chi non lo compra è uno zamp… OK, OK volevo solo sdrammatizzare!
We’ll Meet Again Sweetheart/ The Gunfighter’s Lament/ My Smoky Mountain Home/ On Whiskey Mountain/ The Last Song/ Don’t Wake Me/ Teach Your Children/ It Takes One To Know One/ When We Look On His Face/ High Lonesom/ I Don’t Know Why/ Old Salty Dog Blues
Webco CD 0140 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Tradizionale, 1992)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 16, 1992
Ascolta l’album ora