Forse non lo conoscete, ma è in circolazione da molto tempo: oggi è il banjoista della Dry Branch Fire Squad, ma lo ricordo negli anni ‘80 con Cloud Valley, una band progressiva che includeva Missy Raines al contrabbasso. E’ anche uno dei responsabili dell’International Bluegrass Music Museum, in quel di Owensboro, KY, ed è per giunta un accademico, col titolo (da noi del tutto sconosciuto) di etnomusicologo. In ogni caso Bill Evans è un banjoista di tutto rispetto, dotato di tecnica e buon gusto, caratteristiche che in coppia stanno bene. Ha impiegato una vita a sfornare questo album da solista (e qui qualcuno avrebbe qualcosa da imparare…), ma lo ha poi fatto alla grande, facendosi aiutare da ‘bluegrass stars’ come David Grier, Mike Compton, Jason Carter, Missy Raines, Stuart Duncan, Suzanne Thomas, e ovviamente Ron Thomason.
Il CD non è il classico ‘banjo album’ a cui siamo ormai abituati, nella versione ‘tradizionale ad oltranza’ oppure in quella “ti stupisco con accordi che non sapevi nemmeno che esistessero”, bensì una collezione molto varia di un po’ di tutto, dal bluegrass classico (Fling Ding e Choking The Strings) allo swing (Liza Jane), all’old time (Wondrous Love, Omie Wise), e ad una buona dose di originali, attraverso i quali Evans illustra chiaramente quali siano le proprie radici musicali e quanto bene le abbia interiorizzate. Le registrazioni, naturalmente, sono buone, e devo dire che Evans qui mi piace più di quando lavora come ‘dipendente’ della Dry Branch Fire Squad, essendo più ‘quadrato’ e apparentemente più consapevole delle possibilità del suo vecchio Gibson RB-1, di recente acquisto (timbro molto bello, pochi cazzeggiamenti nelle interpretazioni, alcune sperimentazioni efficaci tipo accordature non-standard o dita nude, senza picks). Se volete conoscere il bluegrass come inteso da un etnomusicologo, date un ascolto a Native And Fine.
Rounder CD 0295 (Bluegrass Tradizionale, 1995)
Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 35, 1996
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