Bill Vernon

Bill Vernon ci ha lasciati alle 2.00 del mattino dei 20 novembre per un attacco di cuore, all’età di 59 anni. Era nato il 4 luglio 1937 e viveva a Rocky Mountain, in Virginia.
Bill era uno dei maggiori esperti di bluegrass, il primo vero storico di questa musica e di Bili Monroe in particolare, conosceva tutti ed ogni aspetto dei bluegrass e lo ha dimostrato presentando molti festival, scrivendo articoli e conducendo con grande competenza trasmissioni radiofoniche in molte importanti emittenti (ultimamente collaborava con WYTT di Rocky Mnt, VA).
L’ho conosciuto molti anni fa, quando era DJ alla WMTR di Morris County, NJ. E’ stato tante volte ospite a casa mia, e tante volte abbiamo visto sorgere il sole dalla finestra del mio appartamento ascoltando e ridendo alle storie che il vecchio Bill the motormouth Vernon amava raccontarci sulla golden age del bluegrass. La mia famiglia amava queste magnifiche storie e ancora oggi i miei bambini si divertono a ricordarle.

La sua memoria e conoscenza erano infinite. Non solo era in grado di citare il titolo dell’album dal quale era tratta una canzone che stava ascoltando, ma mi è capitato di sentire addirittura cose del tipo “Oh, è la terza traccia di quell’album Decca, numero…”! Un uomo incredibile. Ho ricevuto telefonate da ogni parte del Paese per sapere se fossi stato in grado di partecipare all’estremo saluto. Un mio collega ed amico, Bill Knowlton del New York State, mi ha detto “Devo andare… Significava molto per me. La scomparsa delle persone capaci di farti sorridere sono quelle che ti rendono più triste…”. Molte importanti personalità della nostra musica hanno portato il loro saluto il 7 dicembre al Ferrum College in Virginia.

L’ambulanza corsa a casa sua lo ha trovato in una posizione che lasciava intendere che stesse cercando di arrivare all’auto per raggiungere l’ospedale più vicino. Le settimane precedenti aveva avuto grossi problemi ai bronchi. La telefonata che è riuscito a fare al Pronto Soccorso e il tentativo estremo di correre in ospedale non sono stati sufficienti per salvarlo. Rimane il suo grande lavoro di documentazione, le migliaia di dischi raccolti, il ricordo delle sue belle trasmissioni, i vecchi numeri di Muleskinner News e Bluegrass Unlimited con i suoi articoli.

Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 35, 1996

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