Autore già apprezzato e conosciuto da qualche anno, almeno da quando nel 1992 George Jones ha inciso e portato al successo una sua composizione dal titolo I Don’t Need Your Rockin’ Chair, Billy Yates giunge al suo esordio discografico con questo suo album che lo inserisce sicuramente tra le ‘speranze’ della country music per i prossimi anni.
Una voce particolarmente matura (ma questa non è una novità a Nashville dove ogni anno spuntano interessantissimi personaggi) e un repertorio profondamente legato alle radici, sono le caratteristiche che più si notano già ad un primo ascolto.
Si inizia con la scintillante I Smell Smoke, scelta anche quale singolo e si prosegue con una alternanza di ballate e di trascinanti honky tonks ottimamente strutturata. Tra le prime spiccano la splendida Choices, uno dei momenti più ispirati del disco, Goodbye Makes The Saddest Sound e la conclusiva Flowers.
Tra i brani più veloci da ricordare sono Honky Tonk Baby, When The Walls Come Tumblin’ Down e Long Neck Connected To The Beer Joint con chiari riferimenti a personaggi come il già citato George Jones e Alan Jackson.
La produzione è affidata ad uno dei più esperti tra i produttori di Nashville, Garth Fundis, già collaboratore di Trisha Yearwood ed il risultato è pienamente soddisfacente. Un disco ed un musicista ai quali potete avvicinarvi senza alcun problema se amate i suoni della country music di Nashville. Un personaggio che comunque attendiamo ad una conferma delle sue notevoli ed indubbie capacità.
Almo AMSD – 80015 (New Country, Traditional Country, 1997)
Remo Ricaldone, fonte Country Store n. 42, 1998