Blindsided, il nuovo disco per gli ex Badlands, secondo su Blues Bureau, di una formazione che ricalca le gesta di gruppi storici come Mountain e Cream con un rock-blues tosto ed aggressivo.
Punto di forza del gruppo sono le due chitarre Michael Onesko e Scott Johnson supportati dalla solida ritmica di Jeff Martin, batteria, e Greg Chaisson al basso.
Si parte alla grande con un pezzo alla Leslie West: Play The Blues, riff preciso con le due soliste che si alternano in svisate di ottimo livello tecnico. Borderline Blues un pezzo al fulmicotone e un lavoro grandioso delle chitarre. Talkin’ Bout My Baby boogie blues con Onesko al primo e terzo assolo e Johnson al secondo e quarto!
Tutto il disco è un grande susseguirsi di micidiali assolo delle chitarre anche nell’unico brano lento del disco, un blues scritto da Johnson, Truth Never Lies, autore di 4 pezzi dei 10 dell’album, i rimanenti 6 composti da Onesko. Eccellente rock-blues con Climb The Sky dalle sonorità nuovamente alla Mountain.
Questo ritorno al sound rock-blues un po’ hard anni 70 ridà spazio ai grandi solisti della chitarra rock dopo anni di produzioni troppo tecnologiche. Drumming in apertura per Higher Ground rock solido con chitarra wha-wha e assolo forte e preciso. Long Hard Road rock blues dai connotati southern brano ottimo come soundtrack per una corsa in moto alla Easy Ryder.
Riff tostissimo per Whole Lotta Nothin’ tiratissimo rock; Guilty brano scritto da Onesko e Clarke, co-produttore del disco con Onesko e Johnson, un blues fortissimo, il pezzo migliore di Blindsided. Concludiamo con Catchin’ altra cavalcata rock-blues ‘good old times’, per un CD tosto ed aggressivo al punto giusto.
Come segnalavo all’inizio, rock-blues granitico per uno dei dischi del genere più eccitanti.
Blues Bureau BB-22021-2 (Blues Rock, 1994)
Paolo Burato, fonte Out Of Time n. 6, 1994