Doverosa premessa per introdurre questo The Fun Of Open Discussion.
Se il nome di Bob Carlin vi dice poco, quello di John Hartford vi sarà certamente più familiare. Il primo è un ottimo suonatore di banjo nello stile clawhammer più volte riconosciuto quale miglior banjo player dai lettori di Frets, mitica e defunta rivista di musica acustica. Già collaboratore di numerose formazioni e visto anche in Italia una decina di anni fa in compagnia dell’ottimo fiddler Bruce Molsky, Bob Carlin anche in questa occasione offre un saggio dello strumento, col suo stile percussivo, attento più all’aspetto ritmico, alle dinamiche che esso può creare, piuttosto che alle linee melodiche, in quanto, particolarmente in queste performances, si limita ad accompagnare il fiddle del più famoso John Hartford.
E Hartford, dal canto suo, pare finalmente (ri)trovare in studio quella situazione ideale che non propone dal lontano ’76, da Mark Twang, ma che di fatto continua ad essere la sua caratteristica live, cioè l’esibizione solitaria, nuda e cruda del suo fiddle, alternato al banjo. Forse ne sentiva l’esigenza, almeno questo è quanto si percepisce dall’ascolto del CD. Tanto è vero che il suono del suo violino è quanto mai grezzo e poco curato, come se lo suonasse solo per il gusto di farlo, nel suo back porch, accompagnato da un occasionale ospite, lì giunto per scroccare un paio di pancakes.
16 strumentali di solo banjo e fiddle, suonati con l’intento di creare, in maniera del tutto naturale se volete, quell’informale atmosfera old timey, sono un po’ troppi. Quell’atmosfera la potete trovare nei dischi dei grandi del passato ancora disponibili su County, Heritage, ecc. The Fun Of Open Discussion è buono, ma ritengo inutile nel 1995 cercare di riproporre quella musica senza aggiungervi nulla, o quantomeno cercando di darle una continuità, sviluppandola, ma evitando di snaturarla. Stancante.
Rounder CD 0320 (Old Time Music, 1995)
Maurizio Faulisi, fonte Out Of Time n. 9, 1995
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