James Robert ‘ Bob’ Wills nasce il 6 marzo 1905 in una fattoria vicino a Kosse, TX: violinista, bandleader, compositore, ma soprattutto inventore ed incontrastato monarca del western swing, uno stile musicale che fonde le caratteristiche country, jazz e blues, rimescolando la strumentazione tradizionalmente usata fino ad allora, accoppiando strumenti elettrici e quelli acustici ed abbinando fiddle a fiati e batteria.
Gli zii, i nonni ed il padre di Bob Wills erano stati fiddlers di un certo livello e siccome la famiglia era povera, gli adulti raccoglievano cotone al fianco dei lavoratori neri. E’ qui che il giovane Bob entra per la prima volta in contatto con le sonorità blues, suonate con chitarre e fiati ed impara a non avere preconcetti e pregiudizi a proposito di fiati, batteria o qualunque altro strumento che potesse fornire una buona ritmica alla band.
La sua prima esibizione pubblica risale all’età di quindici anni, quando sostituisce il padre ad una festa danzante. Il suo stile dapprima risulta unico, con la fusione delle tecniche tradizionali della frontiera mescolate a musica da ballo più attuale (per i tempi di allora…), in seguito la sua impronta bluesy raccoglierà molti proseliti ed imitatori. Egli incoraggia gli a-solo e le improvvisazioni; il violino aveva avuto un certo riscontro nel jazz degli albori, ma stava cadendo in disuso all’epoca della nascita del western swing. La sua musica avrebbe potuto chiamarsi western jazz, ma ci si trovava nell’era dello swing, quindi la scelta quasi obbligata, anche in funzione dell’attualità del suo sound.
Uno dei primi gruppi musicali dei quali fa parte Bob Wills è quello dei Light Crust Doughboys (inizio anni ’30), una compagine che aveva Milton Brown come voce solista e la sua trasmissione radiofonica sponsorizzata dalla ditta Burrus Mills & Elevator Company’s Light Crust Flour.
Il presidente, Wilbert Lee ‘ Pappy’ O’Daniel, futuro governatore del Texas e Senatore degli Stati Uniti, non può sopportare il gruppo e li paga il meno possibile. Quando si accorge della loro popolarità, cambia atteggiamento, acquista loro un’auto per gli spostamenti in tour, comincia ad apparire regolarmente al loro show e scrive addirittura dei brani per loro, sponsorizzando così anche se stesso, oltre alla band, con i risultati che sappiamo.
Alla dipartita di Milton Brown, che va a formare i suoi Milton Brown & His Musical Brownies fino al fatale incidente d’auto nel 1936, Bob Wills recluta Tommy Duncan come voce solista, ma viene licenziato dai Light Crust Doughboys per il suo vizio di bere e la metà della band lo segue.
Nascono così i Texas Playboys, con Duncan alla voce e piano, Kermit Whalin alla steel guitar e basso, il fratello di Bob Johnnie Lee Wills al banjo tenore e June Whalin alla chitarra ritmica.
La band si esibisce dapprima a Waco, TX, per trasferirsi poi alla radio KVOO di Tulsa, OK. Nella formazione dei Texas Playboys si avvicenderanno nel tempo i nomi dei personaggi che diventeranno luminari del genere e fonte di ispirazione per le generazioni a venire: ‘ Brother’ Al Stricklin al piano, William E. ‘ Smokey’ Dacus alla batteria, Leon McAuliffe alla steel guitar. Anch’esso fuoriuscito dai Light Crust Doughboys, McAuliffe ha il merito di aver composto il grande classico Steel Guitar Rag e di avere fortemente influenzato la tecnica relativa allo strumento, anche se pare che la prima elettrificazione della steel guitar appartenesse all’ex-Brownies Bob Dunn.
Un’altra particolarità di Bob Wills è quella di inserire i suoi intercalari all’interno dei brani, nel momento in cui il feeling è al top: famosi i suoi “Take it away, Leon” oppure “Ah-haaa”, oramai divenuti un marchio inconfondibile.
Nel 1939 Bob Wills scrive il suo brano-manifesto, San Antonio Rose, che esegue con una band giunta ad annoverare ben 18 elementi. Leon Huff entra alla voce solista ed alla chitarra nel 1942 ed il gruppo va ad incidere ad Hollywood, partecipando anche ad un paio di pellicole cinematografiche.
I Texas Playboys incidono brani jazz, blues, rag, stomps e le classiche ballate sentimentali, arrivando a totalizzare un organico di ben 21 elementi verso la metà del 1944.
Dal 1947 al 1951 la band incide per l’etichetta MGM con gente del calibro di Luke e Billy Jack Wills come sezione ritmica e Johnny Gimble al fiddle e mandolino. La guerra aveva rovinato il gruppo e l’era dello swing era finita, tanto che le ultime sessions per la MGM furono realizzate con la band ridotta ad 8 elementi.
Dal 1955 al 1957 il gruppo incide per la Decca, ma senza usare i fiati negli arrangiamenti.
Dal 1960 al 1963 si incide per la Liberty e Tommy Duncan rientra nel gruppo, nel 1964 l’etichetta è la Longhorn, con Al Stricklin al piano.
Dal 1965 al 1969 si passa alla Kapp, con l’assistenza di session men nashvilliani quali Harold Bradley (chitarra), Hargus ‘ Pig’ Robbins (piano), Vassar Clements e Buddy Spicher (fiddles) e Pete Drake (steel guitar).
Nel 1971 Merle Haggard, che aveva suonato il fiddle con i Texas Playboys, riunisce alcuni ex-colleghi nel suo studio di registrazione privato e getta le basi per For The Last Time, doppio album che vede la presenza, se non la partecipazione, dello stesso Wills, sofferente per un recente infarto, che gli sarà poi fatale qualche anno più tardi, il 13 maggio del 1975.
Poiché i dischi in vinile di Bob Wills & His Texas Playboys sono oramai irrimediabilmente introvabili (o quasi), chi fosse interessato ad approfondire la materia può rivolgersi alla etichetta tedesca Bear Family, che ha realizzato diversi cofanetti molto completi sull’argomento.
6.3.1905 – 13.5.1975
Western Swing
Dino Della Casa, fonte TLJ, 2003