Ormai Brian Setzer sta legando la sua figura artistica al rock’n’roll che fino a prova contraria è il genere con cui è riuscito ad affermarsi tralasciando l’esperienza sicuramente positiva della Brian Setzer Orchestra gruppo di punta del movimento retro swing. Accantonati pare per il momento i compagni di viaggio dei 68 Comeback Special, autori del precedente Vavoom il nostro viene raffigurato nella copertina del CD con un look fifties oriented con ciuffo impomatato di brillantina ed appoggiato ad una sgargiante hot rods questo per dare un idea di com’è stato musicalmente elaborato questo lavoro.
Infatti, siamo di fronte ad una forma di rock’n’roll molto particolare in alcuni momenti piuttosto ruvido per poi passare a ballate lente, a canzoni per teenager e a brani contaminati dal country e dal blues ma in ogni caso rimanendo sempre legato alla tradizione originale del rock’n’roll dei fifties.
Compagni di questi nuova avventura due soli elementi Johnny Hatton al basso e Bernie Diesel già con la Brian Setzer Orchestra. Come già accennato rock’n’roll piuttosto ruvido come dimostrano i primi brani che aprono il disco: Sixty Years e Don’t Trust A Woman (In A Black Cadillac) seguiti dalla splendida traccia country di When The Bells Don’t Chime.
Orientata verso le ballate per teenager stile anni cinquanta That Someone Just Ain’t You mentre To Be Loved è un brano in perfetto stile doo wop. Bello il boogie Rat Pack Boogie seguita dal rockabilly di Ring Ring Ring canzone che ci riporta alle atmosfere degli Straycats così come Smokin’n’ Burnin’. Con il brano Drink Whiskey & Shut Up il buon Brian subisce le contaminazioni del blues mentre classiche ballate alla Jack Scott o alla Conway Twitty sono invece Wild Wind e St. Jude. La chiusura del CD spetta ad una nuova versione di When The Bells Don’t Chime con il banjo in evidenza.
Con ogni probabilità l’esperienza swing di Setzer si può definire conclusa visto il ritorno dell’artista verso le radici del rock’n’roll riproposto in stile moderno grazie alla sue indubbie qualità chitarristiche. In buona sostanza un lavoro decisamente buono di qualità artistica notevole.
Surfdog SD 44022 (Rockabilly, Rock & Roll, 2003)
Roberto Arioli, fonte Jamboree n. 41, 2004
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