Bugs Henderson – Years In The Jungle cover album

Dopo la prova live, il recente Gitarbandrumz uscito lo scorso anno su Poor David’s Recordings, buon disco ma sicuramente non all’altezza del mitico The Bugs Henderson Group At Last, uno dei dischi di rock-blues più belli della storia (live 1978 ristampato dalla benemerita Taxim Records nel 1991), Bugs torna con un nuovo disco di incisioni in studio, con sue composizioni nuove di zecca. Years In The Jungle inizia con Anthem For The Blues, pezzo slow chitarra, basso, organo e batteria, un discreto inizio per proseguire con She Feels Good, trascinante brano di rythm’n’blues con chitarra e sezione fiati in evidenza.
Lost In Austin è un classico della canzone d’autore texana scritta dal purtroppo dimenticato Marc Benno: ballata intensa, uno dei pezzi migliori, Big D Shuffle è un corposo shuffle tipico di ogni grande rock-blues guitar hero, Stabbed In The Back ci riporta in un’atmosfera da ballata lenta, ma francamente trovo stucchevole l’arrangiamento con gli archi che Bugs ha usato.
Sarebbe stata una scelta azzeccata utilizzare anche un organo Hammond.

Sweet Marie, un onesto rock’n’roll, Summertime Blues il classico di Eddie Cochran alza il feeling del disco. Little Miss Rainbow A Southern Rock Song con Bugs che ritorna ai suoi livelli migliori. Honey Mama, altro pezzo scritto da Bugs, un blues dodici battute con la solista in evidenza. Pezzo strumentale Blues In Reverse, dove si sente di nuovo Bugs alla grande, Video S.O.B, è un pezzo alla ZZ Top, Beer, Girls And Cars e via… bel assolo di Henderson.
Conclude Cowboy, altra discreta southern ballad alla Allman Brothers Band.
Trovo questo Years In The Jungle un onesto album di rock sudista, ma forse la dimensione migliore per Bugs Henderson è quella on stage, dove le notevoli doti di solista esplodono con feeling rovente alla ZZ Top.
Bugs Henderson è accompagnato nel disco da Chris Brewer al basso ed Herb Shucher alla batteria più altri sessionmen neí vari brani. Alla prossima, Bugs.

Taxim TX 1011-2 (Roots Rock, Blues, 1993)

Paolo Burato, fonte Out Of Time n. 1, 1993

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