Il contratto Alligator ha fornito nuova linfa vitale ad una carriera musicale che sul finire degli anni Settanta sembrava irrimediabilmente compromessa.
La riscoperta di questo armonicista nato a Kosciusko (Mississippi) nel 1944 passa attraverso la ristampa delle sue prime registrazioni che vanno da Stand Back fino a Memphis Tennessee. Con questo The Armonica According To Charlie Musselwhite, originariamente pubblicato dalla Kicking Mule Records nel 1978, la Blind Pig si avvicina alla produzione più recente del musicista.
Il disco, ben accolto a suo tempo dalla critica specializzata, è una sorta di guida didattica nata come supporto sonoro per illustrare una varietà di tecniche e stili presentati in un manuale uscito qualche tempo prima. Anche se il lavoro risente di una certa staticità della sezione ritmica evidente in Harpin’ On A Rif e Blues All Night, Musselwhite mette in campo tutta la sua classe.
Inciso a Londra con l’ausilio di buoni musicisti inglesi fra i quali spicca il prezioso lavoro del pianista Bob Hill, vengono passati in rassegna stili diversi che vanno dalle atmosfere acustiche di Shelby County Blues memore degli insegnamenti di Fury Lewis e Will Shade a Scuffin’ suonata alla maniera di Little Walter con armoniche di differenti tonalità sullo stesso accompagnamento di chitarra.
Si parla anche latino in Azul Para Amparo delicato esercizio eseguito in quarta posizione, mentre in Chicago Sunset si rammentano i registri alti tanto cari a Jimmy Reed. Blues In The Dark è una buona lezione di cromatica dedicata a George Smith considerato uno dei maestri indiscussi dello strumento.
A distanza di sedici anni, The Armonica According To Charlie Musselwhite suona ancora attuale. Dedicato a tutti gli appassionati di blues e consigliato in modo particolare agli armonicisti.
Blind Pig BP 5016 (Blues, 1994)
Fabrizio Berti, fonte Out Of Time n. 7, 1994