Ritorno a suoni più tradizionali sia country sia bluegrass per questo testamento musicale di Charlie Waller, ai confini del Country Gentlemen style che ci accompagna dall’anno di formazione di questa band, il lontano 1957. Ed il nostro Charlie c’era già, a rendere progressivo il bluegrass ed a farlo amare a schiere di (a quei tempi) giovani.
Dicevamo testamento musicale, perché Waller è mancato il 18 agosto 2004, all’età di 69 anni, pochi giorni prima che questo disco uscisse sugli scaffali. E per tutti lui continua a rimanere un grande, un vero gentleman della musica. Il futuro del nome Country Gentlemen è ora affidato principalmente nelle mani del figlio Randy Waller, del quale in questo disco compare un brano, The Vision, buon bluegrass gospel dall’andamento veloce, a speranza di futuri buoni risultati. Oltre naturalmente a Charlie ed a Randy, chitarra, gli altri elementi della band sono Greg Corbett, solido banjoista e Darin Aldridge dall’agile mandolino, tutti a contribuire anche ai lead vocal. Tra i vari pezzi è curioso citare A Miner’s Life scritto da Bill Dailey, l’autista del bus che li accompagna nei loro spostamenti, che gli fa meritare una foto all’interno del libretto.
Tutte le interpretazioni sono garbate, brani offerti all’ascoltatore in modo educato ed aggraziato: anche se la prima sensazione è di tristezza per la scomparsa di Charlie, il vero apprezzamento di questo lavoro viene con il tempo, a cogliere davvero lo spirito americano, di quell’America legata alle tradizioni, al dovere ed all’orgoglio, alla patria ed alla bandiera, al duro lavoro. La voce di Charlie è ancora decisa e risoluta, forse ancor più che nei dischi precedenti, una voce inconfondibile, calda, profonda e strutturata. Ci commuove nella conclusiva Let Me Fly Low e ci rimane a suo ricordo: a risentirci, Charlie.
Pinecastle 1138 (Country Acustico, Bluegrass Tradizionale, 2004)
Claudio Pella, fonte TLJ, 2007
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