Li abbiamo incontrati come gruppo nel 2003, quando hanno esordito con lo stimolante album omonimo (Bonfire Records – BONF0002) e li ritroviamo a distanza di un paio d’anni con un altro disco estremamente meritevole, questo Route 23, che li vede accasati con la ben nota indie Yep Rock Records e con la formazione – pur sempre un quartetto – che vede Greg Readling (basso, voci e pedal steel guitar) sostituire Ned DuRant (basso e voci). Dave Wilson (voce, chitarra ed armonica) rappresenta un po’ l’asso piglia-tutto a livello compositivo, a cominciare dalla fresca e briosa Nowhere To Sleep, che apre l’album dimostrando le indubbie capacità strumentali e vocali del gruppo.
I Chatham County Line eseguono un bluegrass molto ampio in termini di spettro musicale, cogliendo influenze stilistiche sia in campo tradizionale che moderno, senza tralasciare robuste dosi di country acustico ed amalgamando il tutto in un’entità estremamente omogenea e personale, che trova la sua somma celebrazione nella title-track, arteria stradale già celebrata da Dwight Yoakam nel suo album Hillbilly DeLuxe. Louisiana Freight Train è uno degli highlight del CD e si apre con un’introduzione di mandolino che ci ha ricordato l’intro di Hollywood Waltz degli Eagles. I deliziosi impasti vocali, l’uso della steel guitar, il ritmo lentissimo e rilassato ed un po’ tutta quell’ambientazione laid back tipica del Sud degli Stati Uniti sembrano accomunare Southern California e Louisiana nell’immaginario popolare.
Gunfight In Durango riprende ritmo ed è firmata da Jon Teer, cantante, mandolinista e fiddler del gruppo. Si tratta di uno strumentale per fiddle e banjo (Chandler Holt), ben confezionato in modo da dare spazio d’esecuzione solista ad entrambi gli strumenti. Engine 709 è sporco di blues (quanto ce ne può stare in un brano di bluegrass con tanto di yodel), mentre Parlour Light ci ripropone le atmosfere tenere che avevamo già avuto modo di apprezzare in Louisiana Freight Train, ubicate in territorio più squisitamente country. Arms Of The Law ci fornisce un saggio delle capacità compositive (più orientate in senso tradizionale) del due Dave Wilson/Jon Teer, dove i due fanno bella mostra delle loro – indubbie – doti vocali. Sun Up è un altro strumentale, dove il banjo del suo autore Chandler Holt vola alto sugli scudi, ben coadiuvato da fiddle e mandolino.
Il disco è piuttosto lungo (ben oltre i quaranta minuti), ma vogliamo lasciare a voi il piacere di scoprire il contenuto dei brani rimasti fuori da questa necessariamente frettolosa enunciazione.
Il prodotto è valido, non è specifico per i cosiddetti puristi del genere (bluegrassari integralisti), ma è consigliato accostarvisi anche da parte dei neofiti che hanno interesse alle cosiddette contaminazioni artistiche fra vari generi, anche se le radici bluegrass e country hanno molta… linfa in comune.
Yep Rock 2087 (Bluegrass Tradizionale, Bluegrass Moderno, 2005)
Dino Della Casa, fonte TLJ, 2005
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