A pochi mesi di distanza dal classico ‘remake’ dal titolo Hitman che riproponeva nuove versioni dei suoi classici dei six-ties ritroviamo Chip Taylor con un album totalmente nuovo: The Living Room Tapes. L’autore di Wild Things, I Can’t Let Go, Angel Of The Morning, Try (Just A Little Bit Harder), I Can Make It With You, Any Way That You Want Me e tanti altri hits ritorna, dopo vari albums per le majors e quasi 25 anni di silenzio, nelle vesti di songwriters.
Se Hitman era registrato a New York con una nutrita schiera di session-men, questa collection di nuove canzoni in chiave folk e country è invece decisamente spartana. Chip Taylor sembra ricominciare da capo in compagnia di John Scholle, chitarra, e David Mansfield, chitarra e violino, per l’indipendente Gadfly.
I capelli grigi, un timbro di voce caldo e maturo da navigato folk-singer, ed un pugno di nuove songs arrangiate in modo scarno ed essenziale dalle quali trasudano le emozioni di una vita vissuta intensamente e che sembra volata via. Nelle evocative folk-songs ritornano le immagini della madre, delle persone importanti della sua vita, l’ex-moglie ed i figli, episodi legati al suo passato, gli errori commessi, ma, accanto a tutto questo, traspare ancora la capacità di cantare per la gente e per quello che le persone sentono.
Le sue acustiche folk-ballads trasudano sentimento ed emozioni vere. Come non può essere autentico il fratello dell’attore John Voight, l’autore di hits miliardari sin dalla prima metà degli anni ’60, che ha perso tutto grazie al demone del gioco? Fortunatamente non ha perso proprio tutto, gli sono rimasti i sentimenti e la capacità di esprimerli attraverso una voce e una chitarra. Le canzoni sono certo emozioni meno immediate e potenti, ma certo più profonde, sfumate e, soprattutto, sono per sempre.
Gadfly 223 (Singer Songwriter, 1997)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 23, 1997