Chitarre Martin articolo

La storia della chitarra più’ famosa d’America ha inizio il 31 gennaio 1796 a Mark Neukirchen, in Germania, con la nascita di Christian Frederick Martin.

Nato in una famiglia con lunga tradizione di produttori di violini e chitarre, all’età di 15 anni Christian Frederick lasció la cittá natale per recarsi a Vienna e lavorare come apprendista da Johann Stauffer, rinomato liutaio.
Le cronache di quel periodo sono frammentarie e confuse ma sembra che il giovane Martin, poco dopo il suo arrivo, fu nominato, grazie alla sua abilità, capomastro del negozio di Stauffer.
Dopo essersi sposato e aver avuto un figlio egli fece ritorno in Germania per aprire un suo laboratorio. Poco dopo aver iniziato la sua attività egli si trovó però nel mezzo di un’accesa disputa tra la corporazione dei costruttori di violini e la corporazione degli stipettai.
I componenti della famiglia Martin erano stati per molto tempo membri di quest’ultima, cosí come molti costruttori di chitarre di quel tempo.

Lo scopo della corporazione dei violinisti, per ovvii motivi commerciali, era impedire agli stipettai di produrre strumenti musicali di alcun genere.
All’accusa di essere poco più che mobilieri gli stipettai ribattevano che uno dei primi a dare la forma attuale alla chitarra era stato Georg Martin (padre di C.F.) circa 35 anni prima.
La disputa arrivó davanti ad un giudice e gli stipettai portarono in loro difesa la testimonianza di un rivenditore molto noto che, tra l’altro, dichiaró: “C.F. Martin, che ha studiato con il noto liutaio e produttore di violini Stauffer, ha prodotto chitarre che dal punto di vista della qualità’ del suono e delia bellezza non lasciano nulla a desiderare”.
Se alla fine gli stipettai la ebbero vinta, C.F Martin non fu soddisfatto e ritenendo estremamente restrittive le regole imposte dalle corporazioni decise di emigrare negli Stati Uniti e il 9 settembre 1833 lasció la sua cittá per l’America.

Non appena arrivato a New York aprí un negozio al 196 di Hudson Street nel Lower East Side. L’iniziale attività’ della Martin consisteva nella produzione di poche chitarre, nel retro del negozio, e nella rivendita di strumenti musicali e musica stampata.
Ben presto, per poter ampliare il proprio giro di affari, C.F. Martin si appoggió ad insegnanti, importatori e rivenditori come C. Bruno & Co., Henry Schatz e John Coupa. E’ questo il motivo per cui alcune chitarre prodotte prima del 1840 sono marchiate Martin & Schatz e Martin & Coupa.

Ben presto egli si rese conto di come New York fosse lontana dallo stile di vita della sua famiglia. Già uno dei suoi migliori soci, Henry Shatz si era trasferito nelle tranquille colline della Pennsylvania ed in seguito ad una visita della moglie agli Schatz venne presa la decisione di trasferire l’attività della Martin in un luogo più tranquillo.

Cosí nel 1838 Martin vendette il negozio di New York ad un rivenditore di strumenti musicali, Ludecus & Wolter ed acquistó otto acri di terreno alla periferia di Nazareth, PA, dove tutt’ora si trova la C.F. Martin & Co.
Gli anni successivi videro un sostanziale sviluppo della società, oltre ai prodotti venduti da Ludecus & Wolter a New York le registrazioni dell’epoca indicano numerose spedizioni di materiale a Boston, Albany, Philadelphia, Richmond, Nashville, St. Louis e New Orleans.
Le prime chitarre prodotte dalla Martin erano totalmente fatte a mano, una per una, e diverse una dall’altra. Alcune caratteristiche, tuttavia, erano comuni alla maggior parte degli strumenti, fino alla metá del 1840, ad esempio, le meccaniche erano montate tutte dallo stesso lato della paletta. Martin aveva visto utilizzare questo design a Vienna e per un certo periodo lo utilizzó per i suoi strumenti. Questo design, abbandonato da Martin, venne poi riesumato da Leo Fender, nel 1948, per la Telecaster.

Attorno al 1850 fu introdotto anche il rinforzo a ‘X’ per la tavola superiore, una delle caratteristiche ancora oggi in uso nelle chitarre Martin.
Quando C.F. Martin morí, il 16 febbraio 1867, l’azienda, che ormai si era evoluta e contava dodici mastri operai, passó sotto la direzione del figlio C.F. Martin Jr.
Da allora la Martin si evolse con lo schema tipico di ogni società con una produzione qualitativamente elevata e con una accorta gestione commerciale, passando via via di padre in figlio con successivi ampliamenti giungendo fino ai nostri giorni con 240 dipendenti ed un’area produttiva di circa 20.000 mq.

Daniele Bovio, fonte Hi, Folks! n. 35, 1989

Link amici