Chris Thile - Leading Off... cover album

Chris Thile, Leading Off…, premessa.
M. Stuart, M. O’Connor e R. Skaggs: cosa hanno in comune questi grandi artisti? Hanno cominciato a stupire i loro ascoltatori, ma anche i professionisti che con loro improvvisavano jam sessions, quando portavano ancora i calzoni corti: sono nati con quello che si definisce ‘dono di natura’, quella sensibilità verso la musica che li ha spinti in maniera del tutto naturale (appunto) a dedicare ore quotidiane allo studio delle note. Ma voi, oggi, che rapporto avete con questi mostriciattoli che si presentano davanti a quel visitor di Mike Bongiorno, poveri diavoli costretti ad esibirsi in un contesto circense da baraccone in fiera? Ammirazione? Vi fanno tenerezza, o un po’ di paura, questi bambini plastificati dalla TV? Presentare oggi un musicista di classe informando che lo stesso ha soli 13 anni vuol dire catapultarlo di fatto in quel baraccone di cui sopra.

Quando, in realtà, soprattutto nella musica di derivazione tradizionale, e ancor più se questa viene suonata anche dai familiari come spesso succede, il fatto non dovrebbe stupire solo per questo. Non che gli USA siano popolati da migliaia di genietti: intendiamoci, Chris Thile, come gli altri sopra citati sono comunque casi rari, e Chris al mandolino, come dice Pete Wernick, non solo riesce a dare una interpretazione personale di standards, arrangiandoli e rendendoli propri, non solo è in grado di scrivere pezzi che sembrano usciti dalla mente di un consumato musicista, ma di improvvisare ad un livello e con una scelta di note sbalorditiva.
Non volevo, a dire il vero, recensire Leading Off… focalizzando sul dato più apparente, invece ci sono cascato anch’io. Ascoltate questo musicista, e non dite niente a Mike Bongiorno.

Sugar Hill SH CD 3828 (Bluegrass Progressivo, Bluegrass Tradizionale, 1994)

Maurizio Faulisi, fonte Out Of Time n. 8, 1995

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