Aspettavamo tutti l’uscita di un nuovo disco dei Nickel Creek già lo scorso autunno, ma il loro primo lavoro continua a vendere tantissimo e probabilmente la casa discografica ne ritarda l’uscita. Ma il ventenne mandolinista e band leader Chris Thile ci inganna l’attesa con questo Not All Who Wander Are Lost, a suo nome come Leading Off inciso quando aveva 12 anni e Stealing Second quando ne aveva 16. Tutti i pezzi sono scritti da lui ed è stato registrato prima del Natale 2000, e quindi anche questo tenuto fermo molto tempo.
Not All Who Wander Are Lost è un disco strumentale, dalle influenze classiche e jazz, molto elaborato, con tanta fantasia, virtuosismo, intensità (molto coinvolgente è il primo pezzo Song From A Young Queen), in cui risaltano fraseggi nuovi e ricercati con arrangiamenti curati e raffinati: un disco superlativo.
Non dimentichiamo che insieme con lui c’è gente come Bela Fleck, Jerry Douglas, Bryan Sutton, Stuart Duncan, Edgar Meyer…
Forse ancora nessuno finora è arrivato ad utilizzare (o sfruttare) il mandolino in questo modo, e Chris Thile si prefigura essere il nuovo riferimento per i mandolinisti progressivi che, insieme a molti amanti della musica acustica, attendono ansanti ogni sua nota.
Comunque un’avvertenza per coloro che come me sono rozzi montanari hillbilly con poco spirito avventuroso: alcuni pezzi risultano essere fin troppo ricercati e intricati. Il mio cuore ama musiche più high-lonesome, che lo portano ad aprirsi ed a gioire e non a contorcersi e raggomitolarsi dietro a virtuosismi che purtroppo a volte sembra non portino da nessuna parte.
Un’ultima cosa, molto marginale però curiosa: nel suo disco precedente Chris dedicava un pezzo al suo idolo campione di baseball, mentre ora un brano, Laurie de’ Tullins, tra l’altro molto dolce, è dedicato ad una ragazza francese conosciuta durante un tour… eh si, i ragazzi crescono…
Sugar Hill 3931 (Bluegrass Progressivo, Bluegrass Moderno, 2001)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 62, 2002
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