Debutto discografico per questo ragazzino di circa 15 anni, cresciuto in California e di recente trapiantato in Kentucky, con due grandi passioni: il baseball ed il mandolino. Non so come giochi a baseball, ma sul mandolino sicuramente non ha più molto da imparare nonostante l’età. Allevato nella scuderia della Young Acoustic All Star di Peter Wernick (gruppo formato da musicisti in erba che in genere molto presto iniziano a dare del filo da torcere ai professionisti più affermati) Chris già due anni fa teneva seminari di mandolino all’IBMA Fan Fest di Owensboro, rischiando di far sfigurare i colleghi tipo Sam Bush, Adam Steffey o Ron Block che lo accompagnavano. Bambino prodigio? Mark O’Connor del 2000? Probabilmente no, ma con questo disco Chris dimostra comunque di avere i numeri giusti per entrare di prepotenza sulla scena acustica americana, grazie anche ad un’accorta produzione dell’amico-maestro Sam Bush che lo ha voluto a Nashville per le session del disco.
Tutti i 14 strumentali contenuti nel CD sono originali di Chris, con atmosfere che variano dal bluegrass più tradizionale alle ballate irlandesi, dall’OTM all’acustico progressivo, e vengono suonati e interpretati con invidiabile tecnica e professionalità. Forse il ragazzo deve lavorare ancora un po’ su timbrica e tono del suo strumento ma, si farà.
Ad accompagnarlo troviamo, ovviamente la solita banda di ‘incapaci’ che questa volta comprende, oltre al già citato produttore Sam Bush a chitarra e violino, su tre brani, David Grier e Russ Barenberg alla chitarra, Jerry Douglas al dobro, Stuart Duncan al violino, Scott Vestal ed Allison Brown al banjo ed un non meglio precisato Scott Thile al basso (probabilmente il padre). Consigliabile soprattutto ai mandolinisti in cerca di frustrazioni…
Sugar Hill SH 3863 (Bluegrass Progressivo, Bluegrass Tradizionale, 1997)
Martino Coppo, fonte Out Of Time n. 23, 1997
Ascolta l’album ora