Di questo nuovo CD di C. J. Chenier mi avevano parlato molto Mary-Ann Brandon e Fred James nel corso del loro ultimo tour in Italia. In breve, Bruce lglauer, boss della Alligator, aveva tutto pronto per la registrazione del CD, ma non era soddisfatto del materiale proposto e composto da Chenier, così ha pensato bene di mandare il nostro per qualche giorno a Nashville, a lavorare con i sempre più bravi Brandon e James, per vedere cosa succedeva.
Divertente è stato sentire raccontare come si sia passati da un clima freddo e sospettoso ad uno di proficua collaborazione ed amicizia; 4-5 giorni ed un bel pò di materiale è stato composto a 6 mani: 4 nuove composizioni, inclusa Too Much Fun, che dà il titolo alla raccolta, sono ora incluse nell’album.
Essere figlio d’arte non è sempre compito facile, soprattutto se si è figli del re dello zydeco, e si vuole proseguire la carriera con lo stesso nome della band del padre. Ma il nostro, al suo quarto album, dimostra di avere talento a sufficienza per scollarsi di dosso l’ingombrante paragone, e camminare con le proprie gambe.
Clifton Junior ha un eccellente gruppo, e con l’aiuto di leggendari session men come i Memphis Horns, confeziona un album schietto e vigoroso, suonato con convinzione, che non deluderà gli appassionati del genere. Il profumo di Memphis (dove per altro il CD è stato inciso) si sposa con le spezie della Louisiana; realizzate con gusto ed equilibrio, sono belle sia le nuove composizioni, così pure i nuovi arrangiamenti che vestono vecchi classici del padre.
Credo che nessuno potrà sorprendersi nel vedere il buon Chenier far ballare platee in tutto il mondo con questo Too Much Fun.
Alligator ALCD 4830 (Zydeco, 1995)
Umberto Tonello, fonte Out Of Time n. 10, 1995
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