Un lavoro di questo tipo doveva essere realizzato con un po’ più di cura di quanto non abbia fatto il buon Alan Munde…La selezione comprende gli anni dal 1974 al 1988 quindi limitata nel tempo (la Country Gazette nasce nel 1971 ed è tutt’ora attiva) e nelle scelte trattandosi di solo materiale Flying Fish.
I brani sono ben ventuno, ma mi sarei aspettato perlomeno una citazione, per ognuno di essi, della sorgente discografica se non della formazione, cosa che sarebbe stata interessante oltre che necessaria vista la grande alternanza di musicisti all’interno del gruppo nel corso dei venti anni di vita della formazione.
Gli unici punti fermi sappiamo essere stati Alan Munde al banjo, curatore della raccolta, e Roland White al mandolino, il quale ha lasciato il gruppo nel 1989 dopo averne fatto parte ininterrottamente dal 1974.
Passando al contenuto musicale, c’è abbastanza poco da dire, trattandosi di un gruppo ben noto a tutti gli appassionati. L’appunto, grosso, da fare all’iniziativa di Alan Munde, scaturito probabilmente da problemi di diritti acquisiti dalle etichette discografiche, quello accennato di vedere limitata la selezione alla sola produzione Flying Fish, il che ha voluto dire l’esclusione delle incisioni per la United Artists Records (e quindi dello storico Don’t Give Up Your Day Job) e della Transatlantic.
Sembra quasi di ascoltare un’opera incompiuta. All’interno è presente comunque una discreta varietà di scelte, non limitate secondo stile Country Gazette al bluegrass classico ma comprendente rivisitazioni di brani più genericamente country.
In comclusione, un disco che consiglierei solo a chi, completamente sprovvisto di incisioni dela Country Gazette, non abbia intenzione di investire di più acquistando invece alcuni dei dischi più centrati e più organici del gruppo.
Flying Fish FF70112 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Tradizionale, 1991)
Mariano De Simone, fonte Country Store n. 12, 1991