Crazy Cavan & The Rhythm Rockers

Crazy Cavan con i suoi fedeli Rhythm Rockers si possono considerare come tra i più longevi gruppi di rock’n’roll inglese. Vera e propria icona dei ‘teddy boys’ d’oltremanica sono tuttora tra le formazioni più attive con tour, che vanno a toccare vari paesi europei tra cui Finlandia, Germania e Francia.
La storia del gruppo inizia nel 1964, quando quattro giovani gallesi di Newport formano il gruppo di Screamin’ Count Dracula & The Vampires. I nomi erano quelli di Cavan Grogan, Lyndon Needs, Terry Walley e Gerald Bishop e tutti erano accomunati dalla grande passione per il rock’n’roll. La band inizia ad esibirsi in vari club e locali nel sud della Gran Bretagna, proponendo un repertorio improntato sugli standard del rock’n’roll, in aperta antitesi rispetto alla quasi totalità dei giovani inglesi del tempo infatuati di beat, blues e psichedelia.
Nel 1968 entrano a far parte del gruppo due nuovi elementi: Brian Thomas e Don Kinsella che vanno a sostituire Gerald Bishop.

Nel frattempo emerge sempre di più la figura di Cavan Grogan il quale dimostra che, oltre ad avere una voce adatta alla musica che proponevano, anche il carisma necessario per vestire i panni del leader. Con l’entrata dei due nuovi elementi la band cambia nome in Sundogs che, però durerà poco, in quanto nei primi mesi del 1970 cambia nel definitivo Crazy Cavan & The Rhythm Rockers.
In questi primi anni il gruppo inizia un’attività semi professionale raccogliendo interessanti consensi che spingono Cavan nel 1973, a formare una propria casa discografica, la Crazy Rhythm Records, al fine di dare alle stampe il loro primo singolo a 45 giri. Si tratta di Teddy Boy Boogie accoppiata a Bop Little Baby, due brani nel più classico ‘teddy boy rock’n’roll’ una forma di rockabilly personalizzato dagli inglesi.
Nel 1975 appare un EP con quattro brani: Teddy Boy Rock’n’roll, Rockabilly Star, Wildest Cat In Town e Little Teddy Girl.

L’uscita di questi due dischi danno vigore alla scena rock’n’roll britannica che vede sempre aumentare gli appassionati di questa musica degli anni cinquanta oltre all’affermarsi di nuovi artisti e formazioni. Il 26 febbraio del 1976 si può considerare la data più importante per la band di Crazy Cavan. Infatti, in quel giorno viene firmato un accordo di collaborazione con Joop Vìsser della Charly Records il quale aveva da poco piazzato nelle classifiche inglesi Jungle Rock di Hank Mizell.
Con questa label il gruppo da alle stampe nel 1975 il primo LP Crazy Rhythm a cui fanno seguito un paio di 45 giri: Knock Knock con Get Yourself A Band e Sweet Little Pretty Thing con Stompin’ Shoes.
Ormai Crazy Cavan & The Rhythm Rockers si possono considerare come uno tra i fenomeni musicali più interessanti provenienti dalla vecchia Inghilterra. Siamo alla vigilia dell’esplosione della rivoluzione punk ma i nostri sono sempre più legati alla tradizione più genuina del rock’n’roll. Nella primavera del 1976 esce il secondo LP Rockability registrato nel mese di Aprile agli Olympic Studios di Londra oltre a due nuovi singoli e a un EP. Di questi singoli c’è né uno che si può considerare come quello di maggior successo della band. Si tratta di My Little Sister Gotta Motorbike un brano molto programmato dalle radio inglesi, dedicato alla sorella di Cavan la quale in quel periodo acquistò una motocicletta BSA, pare una delle prime donne nel sud del Galles ad avere una moto di grossa cilindrata.

Il gruppo è ormai da considerarsi come la punta di diamante del movimento revivalista inglese e rivaleggia con altre formazioni come i Matchbox, i Flying Saucers, Shakin’ Stevens & The Sunsets e anche quando nel 1979, dagli Stati Uniti arrivano gli Straycats facendo ulteriormente esplodere la passione per il rockabilly, i nostri hanno la capacità di mantenersi sulla cresta dell’onda sia con continue apparizioni in giro per l’Europa ma soprattutto grazie ad interessanti nuovi lavori come i due album: Our Own Way Of Rockin e Live At The Rainbow e tutti i vari Charly usciti a cavallo tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta (sopra di tutti meritano di essere citati Teddy Jive un 10 pollici del 1981 e Still Crazy di un anno precedente).
Il successo del gruppo raggiunge anche il nostro paese ed alcuni album sono ristampati in Italia grazie all’etichetta Oxford. Negli anni ottanta il revival del rockabilly o per meglio dire del ‘neo rockabilly’ vede affievolire notevolmente l’interesse del grande pubblico e delle case discografiche verso questo genere musicale, ma nonostante ciò la band di Crazy Cavan continua imperterrita il suo percorso come testimoniato dalle continue presenze ai maggiori festival europei ed a una continua attività di produzione discografica.

DISCOGRAFIA ESSENZIALE
Crazy Rhythm (Rockhouse 7510) 1975 (ristampato nel 1978 Charly CR 30156)
Rockability (Charly CRL 5001) 1976
Our Own Way Of Rockin’
(Charly CR3016) 1977
Live At The Rainbow
(Charly CR 30139) 1978
Red Hot’n’Rockabilly
(Charly CR 30174) 1978
Still Crazy
(Crazy Rhythm CRLP 01) 1979 (ristampato nel 1981 come Mr. Cool – Charly CR 30203)
Teddy Jive (Charly CFM 101) 1981 (versione 10 pollici edizione francese) 1981
Cool And Crazy Rockabilly (Polarvox LJLP 1005) 1981 edizione finlandese (è uscita anche una versione francese su Big Beat BBR 1007 nel 1982)
Hey! Teenager (Charly CFM 40014) 1982 ediz. italiana
Live At Picket’s Lock I (Charly CFM 103) 1982 edizione francese in 10 pollici
Rough Tough’n’Ready (Crazy Rhythm CRLP 02) 1988
The Way It Was
(Crazy Rhythm CRLP 03) 1990 (antologia materiale dal 1968 al 1972)
It’s Wild It’s Weird It’s Crazy (Crazy Rhythm CRLP 04) 1993
Rockabilly In Paris
(Big Beat BBR 00040) 1996
Rollin’ Through The Night
(Crazy Rhythm CRCD 05) 2000
Rhythm Rockin’ Blues
(Crazy Rhythm CRCD 07) 2001 con Linda Gail Lewis
Wildest Cats In Town (Raucous RAUCD 125) 2003
Note: La discografia è molto più ampia e complessa, in quanto sono state fatte edizioni in vari paesi tra cui Italia, Spagna, Finlandia, Olanda e Germania perciò quella indicata è da ritenersi la più essenziale. II materiale uscito in vinile è stato successivamente ristampato in CD, in alcuni casi con l’aggiunta di bonus track, dalla Crazy Rhythm Records.

Roberto Arioli, fonte Jamboree n. 59, 2007

Link amici