Il 1996 ci aveva portato il disco di esordio di un duo proveniente dal Canada dal nome Cruzeros. L’omonimo CD ci proponeva un sound di matrice californiana, vicino al country-rock degli Eagles, senza dubbio stimolante ed interessante, ma dopo questo esordio avevamo perso le tracce di Barry Mathers (voci, chitarre e percussioni) e Curtis Tulman (voci, chitarre ed Armonica).
E’ quindi con estremo piacere che scopriamo che il duo si è evoluto fino a comprendere Jim Ryan (Voci, Basso, Tastiere e Fisarmonica), Jay Terence (Batteria) e John Carter (Chitarre), ma è rimasto artefice di un delizioso country-rock, che ha ottenuto vari riconoscimenti nel natio Canada, fra i quali il Juno Award (corrispondente al Grammy Award Americano): un po’ come dire l’Oscar della musica.
Quasi tre quarti d’ora per questo El Niño che consigliamo caldamente a chiunque ami/abbia amato il country-rock stile anni ’70, quello ‘vero’, per intenderci. Belle le voci, intrigante la fisa (This Old Road e Piece Of Stone), accattivanti le atmosfere messicane (Going There With Grace e Close As It Gets To Goodbye) che tanto piacciono al gruppo (da qui il nome ed il titolo), evidenti le influenze country (Dig Myself Out Of This Hole, Not Gonna Get Too Close To Me e Beautiful What’s Her Name) e non meno apprezzabili le delicate divagazioni bluesate (Tangled Up In You).
Non mancano poi le ballate più smaccatamente romantiche (Can’t Find A Way) e neppure l’omaggio al grande Townes Van Zandt, celebrato in Believe Me, I Know.
Tanto per capirci, il gruppo può vantare quella immediata simpatia carismatica che percepisce chiunque si avvicini a gruppi tipo la Nitty Gritty Dirt Band (ascoltate Roses And A Cross e capirete ciò che intendo) per la prima volta: una grande onestà di sentimenti, solarità ed immediatezza sono le caratteristiche immediatamente rilevabili fin dal primo ascolto di questo El Niño, prodotto dai ragazzi al completo, con la supervisione di Bill Buckingham.
Il disco merita qualche ‘click’ su internet, almeno per coloro che apprezzano ancora le atmosfere che hanno in seguito aperto tante porte, musicali ed artistiche in senso più ampio.
Cruzaroo 21000 (Country Rock, 2000)
Dino Della Casa, fonte Country Store n. 70, 2003