Nonostante il titolo Sinner And Saints non propriamente originale, questo giovane songwriter di origini chiaramente latine proveniente dal sud del Texas e residente ad Austin, ci offre una delle opere cantautorali più belle ed intriganti di questi ultimi mesi. Tipicamente tejano nello stile, Danny Santos è un cantante chitarrista ed autore maturo, stilisticamente formato, dalla bella voce tenorile. Sinners & Saints è un album interamente acustico che evidenzia tanto la personale ed espressiva voce che le capacità di strumentista ed arrangiatore. Egli coniuga con grande personalità e gusto folk e country con un intrigante border-rootsy sound che ben si adatta alle sue evocative ballate.
Che sullo sfondo vi siano cantautori di più generazioni, Clark, Van Zandt e Walker, sino a Ely e Gilmore, è scontato, quel che stupisce è la naturalezza e la sensibilità con cui si cala nell’universo poetico musicale di questi personaggi. Ha lo spirito nostalgico e sognatore di un neo-romantico, ma è semplice e diretto nel raccontare le sue Texas-stories. La sua voce brilla di tenorile purezza in un contesto acustico cui provvedono Darcie Deaville, violino, Ponty Bone, accordion, Wes Green, mandolino, Kenny Grimes, chitarra solista e slide, Paul Pearcy, percussioni, Rob Jevett, basso acustico.
Cantare la frontiera tra Messico e Stati Uniti, dove Danny è nato, offre spunti di ogni genere, ed in questo debutto Santos, quasi fosse un novello menestrello di quel colorato confine tra due mondi, due culture, sfodera storie di ogni genere che si vestono di un semplice ma incisivo border sound che sembra fatto apposta per la sua drammatica voce.
Attenzione alla versione europea di Sinner And Saints, contiene 3 brani in più rispetto all’americana. Tre storie di amore e morte di Danny Santos, dagli echi di un border-western, non vanno assolutamente perse.
Brambus 200141 (Singer Songwriter, 2001)
Luigi Busato, fonte Out Of Time n. 39, 2002
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