Si sa che l’ex Blasters dà il meglio di sé dal vivo, e questo Out In California ne è la dimostrazione. Divertimento allo stato puro e, per un momento, un distacco da quel purismo folkettaro che aveva reso i suoi ultimi dischi, per quanto interessanti, anche abbastanza noiosi e piuttosto pretenziosi, perché la folk song in senso stretto non è certo, come dicono in America, “la sua tazza di tè”.
Meglio quando lascia ruggire la sua chitarra, visto che è un ottimo chitarrista, e conduce la sua band verso quelle atmosfere che ricordano inevitabilmente la E Street Band, visto che questi ragazzi ci sanno fare. Il risultato è un bel live, caldo e tosto quanto basta, specialmente nel medley Who Do You Love/Little Honey (vecchio brano dei Blasters quest’ultimo), per non dire della trascinante American Music che ha dei crescendo formidabili.
Piacciono anche Abilene e l’antica Fourth Of July, una delle sue migliori composizioni di sempre, così come il bluesaccio hard boiled di Don’t Let Your Deal Go Down.
Traccia fantasma, of course: uno spettatore evidentemente eccitato chiede Freebird, il classico dei Lynyrd Skynyrd; Alvin risponde: “Cosa? Credi che non la sappiamo fare” e attacca proprio Freebird… Naturalmente solo un assaggio, circa tre minuti rispetto all’originale che durava quasi dieci minuti, ma la dimostrazione che questa band sa davvero suonare di tutto, anche il southern rock… alla fine del quale Alvin esclama: “Ehi, abbiamo un singolo!” (E anche: “Sembra di essere al Fillmore…”). Se questo non è divertimento…
Voto: 7
Perché: Out In California è un bel live, tosto e soprattutto vibrante di emozioni rock’n’roll.
Hightone/IRD HCD 8144 (Roots Rock, 2002)
Paolo Vites, fonte JAM n. 84, 2002