Dixie Chicks

La storia della band comincia nel 1989 quasi dieci anni prima del primo disco inciso per una major di Nashville.
A dare vita al gruppo sono due delle tre attuali componenti, le sorelle Martie McGwire e Emily Robison rispettivamente violinista e banjoista dell’allora quartetto che comprendeva anche la bassista Laura Lynch e la cantante chitarrista Robin Lynn Macy.

Il nome viene derivato da un successo del gruppo rock Little Feat e lo stile della band in quegli anni è decisamente retro, ispirato all’immagine dei singing cowboy alla Roy Rogers o meglio alla Dale Evans. Il successo del gruppo è buono da subito anche se limitato all’area di Dallas prima e texana più tardi. Sono dell’epoca anche tre album per locali etichette indipendenti, Thank Heavens For Dale Evans (un titolo del 1990 che molto dice delle scelte stilistiche di allora), Little Ol’ Cowgirl (1992) e Shouldn’t A Told You That (1993).

Due anni dopo quest’ultimo disco la Lynch e la Macy lasciano la band non senza polemiche ed è proprio quella la svolta nella avventura delle Dixie Chicks.
Le due musiciste vengono rimpiazzate dalla cantante Natalie Maines allora ventunenne figlia della leggenda della steel guitar Lloyd Maines. Il nuovo innesto contribuisce allo svecchiamento del sound e dell’immagine del gruppo che firma per la Monument Records e nel 1998 pubblica Wide Open Spaces. Bingo!

Il disco rivela un gruppo in gran forma, composto da musiciste tecnicamente dotate e capaci di dar vita ad un sound elettro acustico quasi sempre irresistibile. La title track ed il singolo There’s Your Trouble raggiungono la vetta delle charts spingendo l’album ad un quadruplo disco di platino nel giro di un anno divenendo il disco di un gruppo o duo country più venduto della storia.

L’anno seguente Fly ha il difficile compito di confermare tutte le buone impressioni ed i risultati dell’esordio. Il compito viene assolto con brillante efficacia, i primi due singoli del disco, Ready To Run e Goodbye Earl che schizzano al numero uno delle classifiche, critica e pubblico concordano nel tributare alle tre pollastrelle un successo che valica i confini della country music e raggiunge un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo come dimostra la loro partecipazione nel maggio del 2002 all’annuale show Divas Live al fianco di illustri colleghe.

Per rivedere le Dixie Chicks sugli scaffali dei negozi con un nuovo disco bisognerà attendere qualche anno, un periodo nel quale la band è impegnata in una lunga e complicata causa contro la Sony il cui risultato sarà la creazione di una etichetta affiliata, la Open Wide Records, gestita direttamente dalle ragazze. Nell’agosto del 2002, tre anni dopo Fly, viene pubblicato il disco Home che segna un nuovo cambiamento nel suono della band ora più teso all’acustico.
Non cambia l’accoglienza del pubblico a questo nuovo lavoro che mostra tre musiciste giovani ma già mature capaci di portare a lunga vita una delle band più interessanti e di qualità dell’ultimo decennio.

1989                               

New Country, Country Rock, Country Acustico, Traditional Country

Roberto Galbiati, fonte TLJ, 2004

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