Devo confessare che non senza sorpresa ed emozione mi sono rigirato a lungo tra le mani, prima di introdurla nel lettore CD, l’ultima produzione di Doc, Third Generation Blues; un lavoro in cui al suo fianco si esibisce suo nipote, il figlio di Merle, ovvero Richard Watson. Un tuffo al cuore é già vedere le foto di copertina, con Richard che fìsicamente ricorda decisamente il padre, barba compresa (per non parlare della chitarra).
L’album é esplicitamente etichettato ‘third generation’, ma per chi conosce la storia della Watson Family potrebbe essere tranquillamente considerata la ‘fourth’, comprendendo anche quella dello zio Gaither Carlton, tanto per rimanere nell’ambito dei musicisti della famiglia che hanno inciso dischi in passato.
Ad affiancare i due Watson ovviamente non poteva mancare T. Michael Coleman al basso. Probabilmente complice la presenza di Richard, il disco é orientato verso il blues, come é sottolineato dallo stesso titolo del CD. Richard é ancora immaturo per emergere nel confronto con il nonno; generalmente suona in finger-picking sottolineando i soli di Doc; in alcuni brani suona anche lui in flat-picking ed i suoi soli sono in tal caso distinguibili facilmente da quelli del nonno.
Third Generation Blues non é solo blues: ci sono ballate, canzoni, classici del pop. Su tutto comunque mi sembra emerga la voce di Doc che, rispetto ad alcune incisioni recenti che ho osato criticare (!) interpreta tutti i brani in modo così partecipativo che da solo vale l’acquisto di questo CD.
Le indovinate scelte di repertorio fanno il resto: ascoltatevi Gypsy Davey, le intense St. James Infirmary e South Coast; il Train Whistle Blues di Jimmie Rodgers; la personale interpretazione di Columbus Stockade Blues; o ancora Walk On Boy, e potrei continuare citando tutti e quattordici i brani del CD.
Sugar Hill SHCD-3893 (Piedmont Blues, Early Country, Old Time Music, 1999)
Mariano De Simone, fonte Country Store n. 49, anno 1999
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