La bionda bambola starà forse vivendo un periodo critico per i rischi che corre chi ha tette al silicone, ma per la miseria sa ancora fare dell’ottima musica! Devo ammettere che mi aveva molto più convinto il precedente White Limoozine, che aveva rivelato al mondo il rinato amore di Dolly Parton per i suoni tradizionali, ma anche questo Eagle When She Flies ha tutte le caratteristiche di un album di sicuro successo e ottimo gusto.
E’ prodotto da due cavalli della scuderia Skaggs invece che dal padrone della scuderia (come l’album precedente), ma il marchio di fabbrica è inalterato: chitarre finalmente acustiche, un fiddler che è tale e non un violinista con davanti un manuale Homespun Tapes, piano, basso, batteria, chitarre e tastiere giustamente new-country-Nashville, e una schiera di ospiti del livello di Vince Gill, Mark O’Connor, Patty Loveless, Emmylou Harris, Carl Jackson, Glen Duncan, Steve Gibso Paul Franklin, Roy Huskey, Harry Stinson, Alison Krauss, Mark Casstevens e anche qui è meglio fermarci per evitare la cefalea da sidemen…c’è anche Ricky Van Shelton nell’ormai inevitabile duetto, ma ne avrei fatto a meno.
E c’è anche Lorrie Morgan (ex signora Keith Whitley) in un altro duetto, e di lei non farei a meno. Le atmosfere sono varie, alcuni pezzi sono decisamente accattivanti, la ragazza canta come sempre fin troppo bene, quindi gli ingredienti sembrano esserci tutti: io continuo a preferire White Limoozine, ma forse chiedo troppo ad una big star che, lo sappiamo, ha vissuto forse più anni della sua carriera immersa nel pop-country che nei suoni puri della tradizione…
E’ grande e lo è sempre stata, ma anche le classifiche delle vendite contano pur sempre qualcosa…
Columbia 46882 (Traditional Country, Country Pop, 1991)
Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 14, 1992