Gaining Wisdom: disco di debutto con una importante etichetta per questa giovane e carina singer-songwriter nata nel North Carolina. Donna Hughes si presenta in copertina con un sorriso birichino ed accattivante dietro al quale scopriamo nascondersi determinazione ed energia.
Ad accompagnarla un cast stellare: dalla chitarra di Tony Rice (qui anche produttore) a Rob Ickes al dobro, e poi Sam Bush al mandolino, Mike Bub al basso, Ron Stewart al fiddle ed altri ancora. Questi ospiti, impeccabili accompagnatori, non fanno che aumentare la bellezza di un disco basato naturalmente sulle sue canzoni (country contemporaneo venato pesantemente di bluegrass e intime ballate) e sulla sua voce, una voce ricca di emozioni, calda di un calore difficile da raccontare, mentre il suo strumento, il pianoforte, è lasciato in filigrana.
Piacciono What I’m Looking For, Father Time e Time After Time, una delle due cover, già successo di Cyndi Lauper, ma tutto il disco è da ascoltare con attenzione e godimento.
Le sue armi non sono la forza, bensì la dolcezza, e con questa vuole conquistarci. Difatti l’impressione all’ascolto è che sia lei sia tutti i musicisti partecipanti siano un po’ come trattenuti, volutamente frenati: sarà per la consuetudine e l’inclinazione pianistica della Hughes o sarà per scelta del produttore (Tony Rice, uno dei nostri miti da sempre, ci ha abituato a sonorità ricche, articolate ma estremamente sobrie e misurate), ed il disco ha un suono elegante, sontuoso e poco aggressivo, con arrangiamenti ricercati e raffinati.
Ed è questo il suo pregio, la misuratezza, che lo fa assomigliare ai migliori dischi dello stesso Tony Rice, a confermare di come siano sempre da preferire le cose dette rispetto a quelle urlate. Donna Hughes vuole conquistarci con la dolcezza, e ci riesce perfettamente: Gaining Wisdom è davvero un ottimo disco.
Rounder 610554 (Bluegrass Moderno, 2007)
Claudio Pella, fonte TLJ, 2007
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