Doo Wop Corner – The Monotones. Nel 1955 il lead vocalist Charles Patrick decide per divertimento di formare un gruppo nella zona del Baxter Housing Project, a Newark, New Jersey, insieme a Warren Davis (primo tenore), George Malone (secondo tenore), Warren Ryanes (baritono), al fratello di questi John (basso) e a Frank Smith (anch’egli basso); di tanto in tanto si unisce a loro James Patrick, fratello di Charles.
Hanno tutti una certa esperienza come cantanti, essendo stati membri del New Hope Baptist Choir (altri componenti ‘illustri’ sono Dionne e Dee Dee Warwick e Leroy Houston, più tardi con gli Impressions), e sono influenzati soprattutto da Spaniels, Moonglows, Heartbeats e Flamingos.
Fanno pratica ovunque se ne presenti l’occasione e vincono, nel 1956, uno dei tanti contest amatoriali, cantando Zoom dei Cadillacs. Il leader possiede tra l’altro anche delle buone qualità come compositore e, ispirato da un jingle pubblicitario per un dentifricio, compone assieme a Davis e a Malone un travolgente up-tempo dall’indimenticabile introduzione di basso (“Oh I Wonder Wonder Ohm Ba Doo Doo Who-Boom!”), The Book Of Love.
Il brano attira l’attenzione dei boss dell’Atlantic Records, che lo vorrebbero far incidere alle Bobbettes, ma i Monotones decidono di fare da soli e alla fine del 1957 The Book Of Love viene pubblicato dalla Mascot, un’affiliata della Hull.
I diritti vengono poi ceduti alla Chess, che ne cura la ripubblicazione presso la sua affiliata Argo l’anno successivo: è un successo travolgente (nella primavera del 1958 raggiunge il quinto posto della pop charts e il terzo di quelle r&b).
Il gruppo si trova catapultato da un giorno all’altro ai vertici della popolarità e nello stesso cartellone di artisti come Frankie Lymon And The Teenagers e Bobby Darin; il singolo scala le classifiche anche in Australia e quindici anni più tardi andrà a far parte della colonna sonora di American Graffiti.
Ma è anche il canto del cigno per i Monotones, che non riescono a ripetere l’exploit nonostante brani di buon livello come la splendida ballad Soft Shadow (1958), Legend Of Sleepy Hollow e Daddy’s Home But Mama’s Gone, loro ultimo singolo (Hull, 1961) in risposta a Daddy’s Home di Shep And The Limelites.
Un’ultima sessione del febbraio 1962, durante la quale vengono realizzati due titoli, Book Of Dances e Toast To Lovers, troverà spazio solamente in una compilazione della Hull pubblicata alla fine dello stesso anno.
All’inizio degli anni settanta, si riformano per qualche sporadico spettacolo, cosa che succede regolarmente anche durante il decennio successivo, nonostante la scomparsa di entrambi i fratelli Ryanes.
Nel 1992 la formazione prevede ancora Charles Patrick, insieme al fratello James, Warren Davis, Frank Smith e George Malone. Sempre nel 1992 viene anche realizzato un film dal titolo Book Of Love (‘I ragazzi degli anni 50’ con Chris Young e Keith Coogan).
The Monotones “TOP 100 di Billboard”
Book of love – 24/3/58 – 18 settimane – 5^ posizione
DISCOGRAFIA GENERALE
Book of love/You never loved me – Mascot 124 (1957) – Argo 5290 (1958)
Tom Foolery/Zombi – Argo 5301 (1958)
The legend of Sleepy Hollow/Soft shadows – Argo 5321 (1959)
Fools will be fools/Tell it to the Judge – Argo 5339 (1959)
Reading the book of love/Dream – Hull 735 (1960)
Daddy’s home but Mama’s gone/Tattletale – Hull 743 (1961)
Book of dance/Toast to lovers – Owl 323 (1974)
Long Play
AA.VV – Hull LP 1002 (1962)
AA.VV – Murray Hill LP 000180 (1986)
The best of the Monotones – Mascot 1000 (1987)
CD
Who wrote the book of love? The Hull Recordings 1957-1962 – Collectables COL 5427 (1992) Book of love – Collectables COL 9920 (2005)
FORMAZIONE
Charles Patrick – lead vocalist
Warren Davis – primo tenore
George Malone – secondo tenore
Warren Ryanes – baritono
John Ryanes – basso
Frank Smith – basso
Roberto Giuli, fonte Jamboree n. 52, 2006