Doo Wop Corner - The Silhouettes

Doo Wop Corner – The Silhouettes. Il cantante William Franklin ‘Bill’ Horton (1929), il baritono Earl Beal (1924) e il basso Raymond Edwards (1922), nel 1955 cantano nei Gospel Tornadoes a Philadelphia, insieme ad un altro cantante soprannominato Shorty; durante la settimana però cercano di guadagnare qualche dollaro con un repertorio secolare, esibendosi nei club con il nome di Thunderbirds, eseguendo principalmente standard del periodo.
Edwards e Beal avevano fatto parte all’inizio dei cinquanta di un gruppo spiritual, i Balladeers (insieme al solista Clarence Basil e al tenore Joe Miller), mentre Horton, già dalla fine degli anni quaranta militava nel gruppo gospel femminile delle Soulettes a Hickory, North Carolina, sua città natale.
L’anno successivo Shorty lascia il gruppo e giunge un altro elemento, James Jenkins (che sostituisce Miller rimasto con i Tornadoes per pochissimo tempo), rimpiazzato quasi subito dal tenore Richard Lewis, già road manager per i Turbans, a cui si riunirà come cantante nel 1959.

La personalità di Lewis e il suo interesse per il rhythm’n’blues e per il nuovo rock’n’roll, risultano decisivi per l’impronta stilistica dei Gospel Tornadoes/Thunderbirds. Lewis inoltre è anche un compositore di notevole talento e durante il servizio militare prestato in Germania ha scritto alcuni brani, con cui il gruppo inizia a fare il giro delle case discografiche in cerca di un ingaggio, collezionando una serie di rifiuti, il più prestigioso dei quali, quello della Cameo/Parkway, l’etichetta di Philadelphia di proprietà di Bernie Lowe.
Nel ’57 la fortuna comincia a volgere dalla loro parte; vengono notati in un piccolo club e ingaggiati per una serata al prestigioso Uptown Theatre, esibizione grazie alla quale ottengono un contratto con Kac Williams che li scrittura per la sua Junior Records, non prima però di aver cambiato loro nome in Silhouettes (in omaggio, pare, all’omonimo brano dei Rays).

Alla fine dello stesso anno la Junior pubblica il loro primo singolo, la ballad di stampo bluesy I Am Lonely (ad ascoltarla con l’orecchio di oggi, il pezzo anticipa qualche atmosfera soul) che sul retro reca Get A Job, un esuberante rock pieno di intrecci vocali che arriva a vendere più di trecentomila copie nel giro di pochi giorni (n°1 R&B e pop), grazie anche alla distribuzione da parte di un’etichetta di maggiori dimensioni, la Ember di Al Silver. La canzone va tanto forte da meritarsi una serie di ‘answer song’, tra cui I Found A Job degli Heartbeats e Got A Job, primo singolo dei Miracles di Smokey Robinson; inoltre l’iniziale coro “Sha-na-na” fungerà da nome per un celebre gruppo di rock’n’roll revival degli anni settanta (Get a Job finirà nella colonna sonora di American Graffiti).
Il singolo seguente, Headin’ For The Poorhouse (1958), giunge in un momento in cui i Silhouettes sono continuamente in tour insieme ad artisti del calibro di Jackie Wilson, Paul Anka e Sam Cooke e troppo occupati per accorgersi del suo flop; nemmeno i successivi, tra cui una bella versione di I Sold My Heart To The Junkman del ’58 (vecchio brano già nelle mani dei Basin Street Boys nel ’46 e futuro singolo d’esordio per Patti LaBelle e le sue BlueBelles nel ’62), ottengono risultati incoraggianti e nel 1962 Edwards e Horton abbandonano, sostituiti da John Wilson e Cornelius Brown.

Il gruppo si scioglie definitivamente nel 1968 (nel ’64 Horton guida per un breve periodo un quartetto, Bill Harton And The Dawn: notare la storpiatura), per riformarsi in versione originale nel 1980, in occasione del Royal New York Doo Wop Shop e per la registrazione, due anni dopo, di un album contenente nuove canzoni.
Da allora e fino ad anni novanta inoltrati i vecchi Silhouettes si esibiscono con una certa regolarità, venendo più volte richiesta la loro presenza in occasioni ‘ufficiali’, come la fondazione della Doo Wop Hall Of Fame nel Massachusetts (1989) e la sua omologa a Providence, Rhode Island (1993).
Si registra la scomparsa di Cornelius Brown nel 1991, mentre Bill Horton muore improvvisamente nel gennaio 1995, all’età di 65 anni.
I Silhouettes restano in memoria come uno dei più grandi e versatili gruppi doowop.

The Silhouettes “TOP 100 di Billboard”
Get a job – 20/1/5815 settimane – 1^ posizione

DISCOGRAFIA GENERALE
Wish I could be there/Move on over – Grand 142 (1956)
Get a job/I am lonely – Junior 391 (1957) – Ember 1029 (1958)
I sold my heart to the junkman/What would you do – ACE 552 (1958) – Junior 396 (1958)
Heading for the poor house/Miss thing – Ember 1032 (1958)
Bing bong/Voodoo eyes – Ember 1037 (1958)
Never/Bull frog – 20th Fox 240 (1961)
The push/Which way did she go – Imperial 5899 (1962)
Your love/Rent man – Junior 993 (1962)
Your love/Rent man – Junior 993 (1963)
No me baby!? – Goodway 101 (1966)

Billy Horton & The Silhouettes
Evelyn/Never will part – ACE 562 (1959) – Junior 400 (1959)

LP
The Silhouettes 1958-1968- Goodway GLP 100 (1968)

FORMAZIONE
William Franldin ‘Bill’ Horton — Lead
Richard Lewis – Tenore
Earl Beal — Baritono
Raymond Edwards – Basso

Roberto Giuli, fonte Jamboree n. 57, 2007

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