Se non sbaglio Red Hot Pepper, il primo album di Duke Tumatoe, risale addirittura al 1976, quindi siamo vicini ai festeggiamenti per il ventennio, e devo dire, che qualche riconoscimento, se non altro per la lunga ed onesta carriera, questo signore se lo meriterebbe proprio.
La sua barba si è ormai imbiancata testardamente al servizio di una industria che lo ha costretto ad autoprodursi per non volergli neppure garantire un misero contratto. Eppure il sound di Tumatoe pulito e brillante, non prescinde da uno stile compositivo estremamente armonico, neppure troppo difficile e comunque sempre molto elegante, caratteristiche che hanno garantito una produzione di caratura superiore.
Dr. Duke è maturato come un buon vino, lentamente ma continuamente, soddisfacendo il palato dei suoi assaggiatori al vaglio di ogni prova, peraltro così pare negli anni.
Questo nuovo Dr. Duke, inciso come il precedente, con il Power Trio, ci offre una band in piena salute, alle prese con una sapiente miscela di rock funky e blues eseguita con rigore scolastico e con una minuziosa cura di ogni particolare sia vocale, sia strumentale che negli arrangiamenti.
A ciò si aggiunga una brillantissima sezione di fiati, che accentuano l’impostazione funky, senza però avere il sopravvento su un sound che rimane essenzialmente chitarristico.
La classe e l’esperienza di Tumatoe, vestono dunque da sera un suono grintoso e potente, mai troppo duro, e sempre piacevolmente accattivante, tanto da poter anche essere ballato.
Il dottor Duke è tornato per curare ogni forma di depressione, con la sua musica energica e tonificante, mettetevi in coda.
Tumatoe Tuff TT 03-92 (Roots Rock, 1992)
Claudio Garbari, fonte Out Of Time n. 4, 1994