Dwight Yoakam – Population Me cover album

Cambia casa discografica e abbandona, per il momento, i sogni di gloria hollywoodiani. Ma Dwight Yoakam, cowboy moderno dall’indiscutibile talento (chi meglio di lui è in grado di proporre il classico country-honky tonk della scuola di Bakersfield?), non tradisce la sua vena artistica. Che, come dimostra questo divertente Population: Me, è sempre ispiratissima. E non solamente vincolata alla riproduzione di ritmi e suoni mutuati da Buck Owens, Merle Haggard o dagli altri idoli del primo Yoakam.
Lo dimostra il brano d’apertura, The Late Great Golden State, uno scintillante country-rock nello stile di Flying Burrito Bros, o Eagles, in cui non a caso, una delle ‘aquile californiane’ (Timothy B. Schmidt) presta la sua voce ai cori (molto West Coast) del pezzo. Idem dicasi per la bella An Exception To The Rule (scritta dallo stesso Yoakam), anche questa con forti reminiscenze country-rock.

Un discorso a parte meritano la trascinante versione dell’evergreen di Burt Bacharach Trains And Boats And Planes (in cui spicca il banjo del leggendario Earl Scruggs) e l’incantevole ballad If Teardrops Were Dìamonds impreziosita dal duetto tra Dwight e Willie Nelson.
Sul versante ballate, da segnalare anche The Back Of Your Hand che chiude con eleganza un album che scorre fluido e senza intoppi capace di soddisfare abbondantemente anche gli aficionados dello Yoakam classico (quello, per intenderci, di Guitar, Cadillacs, etc.): basta ascoltare No Such Thing o Stayin’ Up Late (Thinkin’ About It) per scattare tutti in piedi a ballare la ‘line dance’. Rigenerante.

Audium Edel 8176 (New Traditionalists, Bakersfield Sound, Country Rock, 2003)

Ezio Guaitamacchi, fonte JAM n. 96, 2003

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