Emmylou Harris ha inciso un nuovo disco, e anche se lei oramai ha intrapreso un cammino creativo lontano dai generi che noi ascoltiamo maggiormente, Stumble Into Grace merita di parlarne perché è veramente un bellissimo disco. E poi, chi di noi, non più giovanissimo, non è stato o non è ancora innamorato della dolce Emmy?
Dopo alcune produzioni degli ultimi anni forse un po’ insipide o solo un po’ altezzose, ora ci propone un disco speziato al punto giusto, ed un plauso va anche al produttore Malcolm Burn che ha saputo tirarle fuori il meglio, davvero il meglio.
Emmylou Harris è un’artista di grande sensibilità e questo è un disco permeato di grazia, e non solo terrena (una grazia nella quale lei non è inciampata, come dice il titolo, ma che è naturalmente in lei), dove le influenze ovviamente country si miscelano a folk, world, pop raffinato.
E rimanendo al pop, senza voler conoscere nulla della sua lunga ed eclettica storia artistica, se guardiamo al piatto panorama musicale mondiale troviamo ben pochi dischi così validi, eleganti, creativi, originali nella ricerca e negli arrangiamenti. In più, l’altra cosa che seduce in lei e nelle sue canzoni è la voce: calda, avvolgente, cristallina, una voce ammaliatrice che attrae e non lascia più andare via, una musica nella musica.
I pezzi originali sono tutti scritti da lei, ed i migliori sono sicuramente Here I Am e Can You Hear Me Now. Alcuni sono ritmati, altri più lenti, ma tutti ad altissimo livello, compreso anche Plaisir d’Amour, brano tradizionale francese che forse poteva essere sviluppato in modo migliore.
E’ un disco che affascina e coinvolge subito al primo ascolto, con un piacere che cresce ogni volta che il dito ritorna, con desiderio, sul tastino repeat del lettore. Continua così, dolce Emmy…
Nonesuch – Warner 7559-79805-2 (Country Pop, 2003)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 69, 2003
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