Emmylou Harris And The Nash Ramblers – At The Ryman cover album

Finalmente pronta la prova d’esordio di Emmylou Harris con il suo nuovo gruppo, i Nash Ramblers, in una esibizione live ripresa dal leggendario Ryman Auditorium di Nashville, sede per diversi decenni del più popolare show radiofonico di country music, il Grand Ole Opry.
Emmylou (la regina della nuova country music, la Rosa del Deserto, la Blue Kentucky Girl a seconda di come la vogliate chiamare) ha messo insieme 5 fenomeni per un supergruppo elettro-acustico di grande prestigio. Capitanati da Sam Bush (ex-New Grass Revival), i Nash Ramblers schierano Al Perkins, a banjo e dobro, (già con i Manassas di Stills), Roy Huskey Jr. (forse il contrabbasso più corteggiato a Nashville), il batterista Larry Atamanuik e il giovanissimo talento chitarristico John Randall Stewart che accompagna la Harris anche nelle parti vocali.

Visti in concerto lo scorso agosto in California, Emmylou e i Ramblers hanno dato prova di essere una grande band, con un suono in costante equilibrio fra tradizione ed innovazione, perfettamente a loro agio sia nel repertorio classico che nella rilettura di autori contemporanei.
Lei, Emmylou, è una presenza affascinante, ricca di pathos, assolutamente catalizzante. La sua voce, naturale e brillante, sembra fatta apposta per cantare il country. Il leggero tono nasale, le tipiche inflessioni, lo spontaneo uso del falsetto si amalgamano alla perfezione con il suono di fiddle, banjo e chitarra acustica. Sam Bush, dal canto suo, sfoggia tutta la sua strabiliante tecnica a mandolino e violino e la sua grinta di rocker acustico.

In At The Ryman, i brani trascinanti (come la strepitosa Guitar Town di Steve Earle) si alternano a classiche ballate o a pezzi di grande suggestione (come la versione a-cappella di Hard Times, l’‘ever green’ di Stephen Foster). Notevoli anche i momenti bluegrass come il fiddle-tune Scotland o il celebre brano di Bill Monroe e Peter Rowan Walls Of Time. Piacciono anche la cover di Mansion On The Hill di Springsteen e It’s A Hard Life Wherever You Go di Nanci Griffith.

Insomma, un grande disco che segna il ritorno di Emmylou Harris nel settore delle ‘live recordings’. La formula dei Nash Ramblers sembra proprio la più adatta all’ultimo periodo musicale della Harris e promette interessanti sviluppi futuri. Da acquistare senza la minima esitazione.

Reprise 9 26664-2 (Country Acustico, Traditional Country, 1992)

Ezio Guaitamacchi, fonte Hi, Folks! n. 51, 1992

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