Eric Bibb non è un semplice bluesman, è un fine storyteller, folksinger, artista a tutto tondo la cui personalità sensibile ai temi sociali e profondamente innamorata dell’ampio spettro delle radici musicali d’America si è forgiata grazie al padre che negli anni sessanta marciò con Martin Luther King a Selma, Alabama e ad una gioventù trascorsa nel Greenwich Village a fianco di personaggi come Odetta, Pete Seeger, Taj Mahal, Joan Baez, Richie Havens e Bob Dylan che regolarmente frequentavano casa sua.
Eric Bibb è quindi cresciuto con quei valori di equità e di solidarietà che non ha mai abbandonato nel corso della sua ormai lunga carriera e che anzi si sono rafforzati nei suoi recenti lavori.
Il precedente Ridin’ del 2023 gli ha portato una nomination ai Grammy Awards e nello stesso anno ha registrato questo bel live a Stoccolma in Svezia dove da tempo si è stabilito e ha messo su famiglia, un concerto da cui emerge nitida la sua straordinaria maturazione come chitarrista, come autore e come cantante, accompagnato da una band formata da molti musicisti scandinavi dotati di notevolissimi cuore, gusto e tecnica, perfetti per supportare il settantaduenne artista newyorkese.
L’atmosfera di questa serata all’insegna di tradizionali, originali e cover è quella giusta, attenta ai particolari, coinvolta nella narrazione intensa e carismatica di Eric Bibb e appassionata nel tributare il giusto riconoscimento a queste splendide canzoni.
I brani ‘public domain’ di Live At The Scala Theatre Stockholm sono scelti con la cura e l’amore che meritano, dall’iniziale Goin’ Down The Road Feelin’ Bad all’eccellente ripresa di 500 Miles, in effetti scritta da Hedy West ad inizio anni sessanta e ripresa da innumerevoli musicisti come i Journeymen, Peter, Paul & Mary, i Persuasions tra gli altri ma considerata tradizionale nella sua origine di ‘train song’ nostalgica e struggente.
Mole In The Ground è il terzo traditional del repertorio e vincente è il suo afflato quasi gospel, perfetto per chiudere la serata con il coinvolgimento di tutti i musicisti presenti.
Non mancano altri gioielli a questa selezione come una esemplare cover di Bring Me Little Water, Sylvie di Leadbelly che qualcuno ricorderà in una ormai vecchia ripresa delle Sweet Honey In The Rock nell’album tributo A Vision Shared dove si omaggiava anche la musica di Woody Guthrie.
Things Is ‘Bout Comin’ My Way di Walter Vinson la cui melodia è molto simile ad un altro classico come Sitting On Top Of The World vanta una ulteriore performance da incorniciare, con il fiddle di Esbjorn Hazelius ed il contrabbasso di Olle Linder ispirati come non mai e una band che segue ogni passo in maniera perfetta.
Il resto di Live At The Scala Theatre Stockholm lo fanno le composizioni di Eric Bibb con le stimolanti Rosewood e River Blues dove il nostro è accompagnato da un quartetto d’archi alla purezza blues di Silver Spoon e ad una melodia ariosa e dalla bellezza cristallina come Along The Way.
Disco emozionante e spesso commovente che si muove lungo tutto l’arco della tradizione e conferma in pieno la bontà della produzione di Eric Bibb.
Stony Plain SPCD1487 (Blues, Folk, 2024)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2024