Il 9 Febbraio del 1914 nasce vicino a Crisp nella contea di Ellis nello stato del Texas, Ernest Dale Tubb soprannominato The Texas Troubadour. Artista che è considerato uno dei padri del genere honky tonk, decise di fare il cantante dopo aver ascoltato il grande Jimmie Rodgers. Nella metà degli anni trenta lavora presso le emittenti radiofoniche texane della KONO di San Antonio e della KGKO di Fort Worth iniziando a registrare del materiale nel 1936 per l’etichetta Bluebird e in seguito per la RCA ma con scarsi risultati di vendita.
Bisogna attendere però fino al 1944 per vedere il suo primo singolo, registrato per l’etichetta Decca, entrare nelle Country Chart con il brano Try Me One More Time. Personaggio dalla voce e dallo stile musicale inconfondibile, che gli ha dato modo di imporsi come uno dei migliori artisti country soprattutto degli anni 40 e 50 con numerosi singoli entrati nelle classifiche di quegli anni.
La Camelot Records ha pubblicato nel 1998 questo doppio CD dal titolo The Complete Live 1965 Show, dove Tubb è accompagnato dalla band dei Texas Troubadours che all’epoca vedevano in organico: Jack Drake, Cal Smith, Jack Greene, Buddy Charlton, Leon Rhodes e Johnny Wiggins nel doppio ruolo di cantante e autista del bus che accompagnava l’artista nei suoi numerosi spostamenti. L’automezzo è esposto, e può essere visitato presso il negozio di dischi Ernest Tubb Records Shop di Nashville nella nota Music Valley Drive nei pressi della Grand Ole Opry House.
Per venire all’album è stato registrato in maniera superba e raccoglie 29 brani, tutti i suoi più grandi successi da Slippin’ Around a Warm Red Wine, Thanks A Lot, Drivin’ Nails In My Coffin, Seaman’s Blues oltre alle performances vocali di Jack Greene nei brani Born To Lose, Last Letter, I Wash My Hands In Muddy Water e di Cal Smith in I Couldn’t Care Less e Lonesome 7-7203 composta dal figlio Justin. Entrambi i CD sono chiusi da Walkin’ The Floor Over You uno dei cavalli di battaglia di questo artista scomparso il 6 Settembre del 1984.
Devo dire in conclusione di trovarmi di fronte ad un album pregevole sia per la scelta dei brani sia per le loro esecuzioni e come sostiene il figlio Justin nelle note di copertina, se chiudete gli occhi vi sembrerà di vivere le atmosfere che sapeva creare il grande Ernest con la sua musica.
Camelot LGR 5018 (Traditional Country, Honky Tonk, 1998)
Riccardo Sens, fonte Jamboree n. 23, 2000
