Firewater – Psychopharmacology cover album

Si mischiano molte influenze nella musica dei Firewater, nuova incarnazione di uno dei leader dei Cop Shoot Cop, Todd A.: diciamo che Psychopharmacology è un proseguimento di quel percorso, in una forma più rock e meno industriale, ma contiene nel proprio dna tracce di oscure colonne sonore, organetti exotica, il lirismo di certo Nick Cave e della sua controparte malefica Hugo Race, tanto blues e tanto rock’n’roll.
Le storie di Todd A. sanno di grottesco vivere metropolitano, oscuri attraversamenti di vite da derelitti, geni barboni, col fumo nei polmoni e l’occhio iniettato di alcol a buon mercato e pasticche antidepressive: noia che urla per non addormentarsi su se stessa, invasata di immaginari da noir scalcagnato e coolness da gangster di quartiere.
La voce di Todd, come nei Cop Shoot Cop, lega col suo timbro scuro e passionale, profondo ed epico, il clangore trasandato dei suoni, sorta di acustico tribalismo, reso lirico da pianoforte, fiati, archi e farfisa: non siamo in Irlanda, ma a New York. Ciò non toglie che a tratti affiori lo spirito alcolico di certi Pogues, trasfigurati in un Waits meno vittima della raucedine.
Voto: 6/7
Perché: pur non essendo il loro capolavoro, Psychopharmacology dimostra la compattezza di una band dal sangue caldo, che dal vivo promette scintille.

Jetset/White & Black TWA37CD (Roots Rock, 2001)

Barnaba Ponchielli, fonte JAM n. 82, 2002

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