Jim Dickinson

Personaggio misterioso, schivo e solitario; James Luther Dickinson è originario di Memphis, Tennessee. Sa scrivere grandi canzoni e scoprire talenti nascosti (Tav Falco, Alex Chilton, Chuck Prophet e i suoi Green On Red, per fare soltanto qualche nome), ma la cosa più eclatante è che il suo curriculum conta decine e decine di partecipazioni.
Come session man (pianista e tastierista) si fa notare per le collaborazioni al fianco di Duane Allman, Delaney And Bonnie, Flamin’ Groovies, Rolling Stones, Maria Muldaur, Jerry Jeff Walker, Ronnie Hawkins e, in tempi più recenti, con Green On Red, Chuck Prophet, Tav Falco, Alex Chilton, Terry Evans, Calvin Russell, Bobby King e, a sorpresa, i Mudhoney.

Nel 1971 incide il suo primo album solista, pubblicato l’anno seguente, dal titolo Dixie Fried in cui appare Ry Cooder alla chitarra con lo pseudonimo di Okefenokee Kid. Bisognerà però attendere quindici anni per avere sue nuove registrazioni come solista, pubblicate in Francia da Patrick Mathé per la New Rose e per la Last Call.
Nel 1972 è insieme a Ry Cooder per la registrazione di album come Into The Purple Valley e Boomer’s Story di cui è produttore insieme a Lenny Waronker: Cooder stima moltissimo Dickinson ed è fortemente attratto da questo strano musicista del Sud, una sorta di Dr. John del Tennessee, un pianista dai forti accenti boogie.

E’ Dickinson ad aiutare Cooder a plasmare quel suo tipico suono che si ascolta in dischi come Into The Purple Valley. Dickinson è un personaggio che sa raccontare storie affascinanti, le sue magnifiche esperienze con personaggi semisconosciuti che hanno fatto la storia del rock o i suoi ricordi di Memphis al tempo dell’esplosione del rock’n’roll, negli anni 50. Jim Dickinson è il meraviglioso compagno di viaggio di Ry Cooder anche in numerose colonne sonore: da Long Riders ad Alamo Bay e ancora Crossroads, Paris, Texas e The Border, oltre a suonare nell’album Slide Area (1982) e nella soundtrack Blue City (1986). Insieme a John Hiatt e Ry Cooder, Jim Dickinson è l’autore e l’artefice di brani come Too Late e Skin Game oltre alla celeberrima Across The Borderline.

Negli anni Ottanta Dickinson è attivo sempre a Memphis e anche a Greenville, Mississippi, dove attualmente risiede, con la sua band Mud Boy And The Neutrons: con il gruppo incide un album omaggio alle radici boogie, gospel, soul e rock’n’roll per la francese New Rose, Knows Felons In Rag.
Nel 1992 suona in California con la band di Chuck Prophet in un paio di show e da queste esibizioni live sono tratte numerose canzoni riprese nell’album A Thousand Footprints In The Sand (1996) come Money Talks di Sir Mack Rice che Dickinson aveva già prodotto per Tav Falco negli studi di Sam Phillips a Memphis, la celebre Down And Out, riproposta di recente in versione unplugged da Eric Clapton, e Across The Borderline. Dal vivo Tav Falco e Jim Dickinson hanno suonato insieme una notevole versione di Bourgeois Blues (vedi Chicken Skin Music di Ry Cooder) e Going To Brownsville di Sleepy John Estes (vedi il primo disco di Ry Cooder), a confermare che le scelte musicali e i gusti di Cooder e Dickinson hanno viaggiato in parallelo per diversi anni e il patrimonio culturale di Ry Cooder è dovuto in parte anche all’amico e consulente James Luther Dickinson, compagno di viaggio inseparabile e fondamentale.

Recentemente Dickinson ha preso parte alle sedute di registrazione dell’acclamato ritorno di Bob Dylan con Time Out Of Mind (1997), disco vincitore di tre premi Grammy, dichiarando orgogliosamente che Dylan era “l’ultimo grande eroe musicale di cui avevo sognato a lungo il momento di ‘ poter lavorare insieme”.
(Tratto dal libro di Aldo Pedron: Ry Cooder: Il Viaggiatore Dei Suoni, Arcana, 1998)

Aldo Pedron, fonte Jam n. 77, 2001

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