Ritorniamo ad occuparci di Gary Allan con il suo terzo lavoro discografico intitolato Smoke Rings In The Dark, un album che lo pone come una delle piú belle realtá della musica di Nashville.
Il musicista californiano non soltanto conferma quanto si era detto di buono con il precedente disco ma fa ancora un passo in avanti sia a livello di personalitá che a livello di maturitá vocale.
La produzione, curatissima, è nelle mani di due tra le piú brillanti figure di Music City, Mark Wright (giá con Gary Allan nel precedente It Would Be You) e Tony Brown, mentre il repertorio è stato scelto con estrema attenzione e si adatta alla perfezione alla vocalitá del protagonista. L’iniziale Smoke Rings In The Dark è giá stato edito come singolo negli USA e ha contribuito al buon successo commerciale di questo album.
Il resto del disco, altri undici brani, sarebbe da citare in blocco, tale è la compattezza e l’affascinante unitarietá della proposta.
Un album in mirabile equilibrio tra la migliore tradizione di Nashville e i suoni che negli anni novanta hanno ringiovanito il mondo musicale della cittá del Tennessee, con un pizzico di Bakersfield sound, inevitabile per un country singer nato e cresciuto in California.
Lascio ad ognuno il compito di scegliere i propri brani preferiti, canzoni scritte da autori che a Nashville rappresentano ció che è piú alternativo e vicino alla tradizione: Harley Allen, Jamie O’Hara, Kevin Welch e Shawn Camp tra gli altri. Smoke Rings In The Dark è la dimostrazione che a Nashville c’è ancora posto (in un mondo musicale che da molta importanza a proposte che risultano superficiali e poco legate alle ‘radici’) per album profondi e allo stesso tempo estremamente godibili.
In questo caso la MCA ha lavorato in maniera ottima, un esempio da seguire visto che anche il risultato commerciale è stato all’altezza delle aspettative. Consigliatissimo.
MCA 088170101-2 (Country Pop, New Country, Traditional Country, 1999)
Remo Ricaldone, fonte Country Store n. 53, 2000
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