Gene Clark With The Gosdin Brothers, primo album solista del cantautore (anche se in buona compagnia), venne pubblicato dopo la sua dipartita dai Byrds e, con una mossa maldestra della casa discografica, in concomitanza con l’uscita di Younger Than Yesterday che si accaparrò tutta l’attenzione dei fans penalizzandolo in maniera disastrosa.
E’ una pregevole opera prima che annovera come ospiti musicisti di grande profilo (Clarence White, Glen Campbell, Leon Russell, Van Dyke Parks…), improntata su una decina di composizioni inconfondibili, immediatamente riconducibili, per liriche e musica, alla poetica dell’artista.
Nel 1972 Jim Dickson e la Columbia, con una strategia decisamente controcorrente che ha dell’incredibile, riprendono in mano il tutto: fanno reincidere a Gene le parti vocali soliste mantenendo intatti i cori di Vern e Rex Gosdin, cambiano l’ordine dei brani eliminandone uno (Elevator Operator, il brutto anatroccolo), lo vestono con un nuovo missaggio e lo propongono con una copertina differente. Gli appassionati gioiscono, le vendite, al solito, rispondono picche. Così va il mondo.
Sundazed SC 11188 (Folk, Country Rock, 2007)
Pierangelo Valenti, fonte Suono, 2012
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