George Strait – Always Never The Same cover album

Da moltissimi anni a questa parte ogni nuovo albums di George Strait potrebbe tranquillamente essere acquistato a scatola chiusa. Anche il recente Always Never The Same non sfugge a questa regola, dimostrando che la vena artistica può inaridirsi per tutti, ma non per il texano più amato d’America.
George è tornato per la gioia dei suoi fans, che attendono con trepidazione ogni suo disco, e per tutti coloro che attraverso le sue canzoni hanno sognato Amarillo al sorgere del sole o le verdi vallate del Texas dove l’erba sfiorata dal vento si muove come le onde dell’Oceano.
Analizzando i dieci brani del CD la prima cosa che risalta è il gran numero di autori che hanno preso parte alla realizzazione di Always Never The Same. Kostas, Melba Montgomery, Jim Lauderdale, Aaron Barker, Dean Dillon, Hank Cochran e Terry McBride sono solo alcuni dei compositori accreditati alla realizzazione dell’album.
Nonostante vi siano tanti stili diversi il disco risulta estremamente omogeneo grazie soprattutto alla interpretazione di Strait che, essendo in un particolare stato di grazia, trasforma in successo qualsiasi composizione. Ecco quindi dieci perle di ‘pure country’ music, che mette d’accordo tutti e che porterà George ancora una volta in testa alle charts.

Classico dischetto da non togliere mai dal lettore, Always Never The Same parte in maniera calibrata e soft col brano Meanwhile per poi andare in crescendo con Write This Down, Peace Of Mind , One Of You e That’s Where I Wanna Take Our Love, quattro pezzi che già da soli giustificherebbero l’acquisto dell’album.
A mio giudizio comunque il brano migliore rimane What Do You Say To That scritto da Jim Lauderdale e Melba Montgomery che grazie alla favolosa interpretazione di Strait può tranquillamente essere considerato un capolavoro.
Molti artisti oggi fanno country music perché vende bene e perché si rivolge ad un pubblico in grado di spendere parecchi dollari per acquistare CD, magliette e gadget; molti di questi artisti pur di raggiungere il successo si imitano a vicenda e a volte anche l’intenditore più attento può essere tratto in inganno e confondere i vari personaggi, ma lo stile, la musica e soprattutto la sensibilità artistica di George Strait sono unici e inimitabili, non a caso c’è chi lo considera il più grande e lo ammira ‘without end’, Amen.

MCA Nashville 70050 (New Traditionalists, Traditional Country, 1999)

Gianluca Sitta, fonte Country Store n. 47, 1999

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