Tre songwriter e un mago dei plettri catturati in due notti di fine agosto 2002, da qualche parte nel Quebec. Uno accanto all’altro, Greg Brown, Garnet Rogers e Karen Savoca (i tre songwriter) e Pete Heitzman, a scambiarsi canzoni e microfono, un antico rituale che costituisce l’essenza della musica folk. Tanto antico, che proprio dalla storia parte Greg Brown per introdurre la serata, pescando un blues di Robert Johnson e scegliendo poi Goodnight Irene per il commiato a quattro voci.
Splendida è la sua Milk Of The Moon, ricamata da Rogers al violino, e la rilettura di Summer Lightning, di Rogers, che da una mano all’amico suggerendogli le parole.
Di Garnet Rogers, la cui profonda tonalità baritonale, antica e rotonda, ben si alterna a quella altrettanto profonda, ma scorticata e indifesa, di Brown, sono da applausi l’appassionata I Still Miss Someone, di Johnny Cash, la sua Who Could’ve Known, dal passo delle antiche ballate scozzesi, e il gospel tradizionale Beulah Land, cantato assieme a Karen Savoca e Greg Brown.
Savoca, che nell’alternanza della scaletta sta giusto in mezzo tra Brown e Rogers, sceglie solo brani suoi, dolci ballate come Between Girl And Gone e Bittersweet, e anche un buffo e pasticciato momento di quasi folk/funk, Same All Over. Belle canzoni, grandi interpreti ben affiatati, una bella serata.
Alcove 31503 (Singer Songwriter, Folk, 2003)
Mauro Eufrosini, fonte JAM n. 104, 2004